Fauna selvatica “problematica” – Schema di ordinanza sindacale (da scaricare)

L’emergenza suidi delle aree protette siciliane a cui ultimamente si aggiunta la problematica determinata dalla sempre maggiore presenza e diffusione del daino nell’area Madonita, che sta provocando danni ai boschi, alle colture agricole e alla zootecnia ed in taluni casi sta determinando problemi di sicurezza stradale, rappresenta una delle questioni più urgenti che l’Amministrazione Regionale ed il Governo stanno affrontando.
Come noto, nel territorio della Regione Siciliana, ivi comprese le aree protette, è consentito effettuare interventi di controllo e gestione della fauna selvatica, quale attività di pubblico interesse organizzata dall’ente gestore nell’ambito delle aree sottoposte a particolare tutela ambientale (parchi, riserve etc.) nonché per gravi ed urgenti ragioni di interesse pubblico, mentre, nelle aree del territorio della Regione diverse dalle aree protette, gli interventi di cui prima sono demandati alle ripartizioni faunistico venatorie.
L’assessorato Territorio e Ambiente  con proprie azioni – piani di controllo dei suidi e dei daini già predisposti dall’Ente Parco delle Madonie ed approvati- ed eventuali provvedimenti legislativi, sta valutando alcune ipotesi per venire in soccorso alle difficoltà determinate, negli ultimi anni, dalle cosiddette “specie problematiche”.
Le attività intraprese e quelle in corso di avvio, comunque, potranno ridurre i rischi legati alla presenza della fauna selvatica problematica nell’area protetta, senza azzerare gli eventuali rischi per la pubblica e privata incolumità in aree antropizzate o esterne al parco.
Al fine di affrontare in maniera organica il problema del sovrappopolamento di alcune specie “problematiche” nell’intero territorio regionale, i due rami dell’amministrazione regionale competenti (Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e Territoriale e della Pesca Mediterranea e Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente) hanno istituito il “Gruppo di coordinamento regionale per la Gestione di Fauna Problematica”. Schema ordinanza
“In considerazione – scrive l’Assessore Toto Cordaro – che la tutela della pubblica sicurezza e della incolumità dei cittadini e degli animali di allevamento rientra nella competenza dei Sindaci che, ai sensi della vigente normativa di riferimento, possono intervenire con proprie “Ordinanze contingibili ed urgenti” nell’assoluto ed
esclusivo rispetto delle finalità in parola e che nel passato alcune di dette “Ordinanze” sono state oggetto di impugnativa per la loro genericità e soprattutto per incompetenza in materia faunistica, al fine di riscontrare la richiesta che Mi é pervenuta da diversi Sindaci, il Gruppo di coordinamento regionale per la Gestione di Fauna Problematica ha elaborato uno “schema tipo” di dette ordinanze, che riporta puntualmente le finalità e le modalità dell’intervento di abbattimento e
soprattutto le finalità e le procedure preliminari per poterne giustificare l’emanazione”. Schema ordinanza

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