Cosa succede a chi mangia uva con il diabete? Incredibile

Se mangiata senza moderazione a conclusione di un pasto può aumentare rapidamente i livelli di glicemia nel sangue. Ogni etto di uva contiene circa 17 grammi di carboidrati e per questo non aiuta chi ha la glicemia alta. In genere è sconsigliata al paziente che deve controllare la glicemia.

Chi ha il diabete può mangiare uva?

La buona uva può essere assunta dopo il parere di un medico ma in dosi moderate e lontano dai pasti per evitare picchi nella glicemia. E’ un frutto che contiene nella polpa zuccheri naturali come il glucosio e nella buccia delle fibre alimentari che rallentano l’assorbimento dello zucchero. Alcuni diabetologi consigliano di assumere uva una sola volta la settimana e a distanza di due ore dal pasto per evitare di aumentare la glicemia specie se si mangiano carboidrati come pane, pasta e pizza.

Quali sono i benefici della buona uva?

E’ un frutto dall’azione antinfiammatoria, diuretica, antiossidante, antibatterica e antifungina. Assumere uva aiuta a ridurre il colesterolo perché fluidifica il sangue. Depura il fegato e combatte gli effetti dei radicali liberi. I chicchi di uva contengono la quercetina ed il resveratrolo che contrastano gli effetti negativi dei radicali liberi. Il suo succo può migliorare la salute del cervello e può ritardare l’insorgenza di malattie degenerative ad esso legate. Gli acini di uva contengono l’acido linoleico che è in grado di proteggere la pelle dai raggi solari e prevenirne l’infiammazione. Un acino di uva contiene principi attivi e nutrimenti utili alla rigenerazione della pelle. Gli estratti di uva regolano la neoplasia delle cellule del tumore al colon.

Chi ha il diabete può mangiare il riso?

Basta sceglierlo a lento rilascio in versione integrale. Fornisce una buona fonte di energia e nello stesso tempo mantiene il glucosio in circolo a un livello stabile. Attenzione invece al riso bianco perché più se ne mangia e maggiore è il rischio di sviluppare questa patologia. Il riso bianco può causare picchi glicemici simili a quelli dello zucchero. Ecco perché andrebbe limitato il più possibile insieme a tutti gli alimenti processati, fritti e fatti con farina bianca. Quello integrale non provoca gli stessi picchi di glicemia perché possiede la fibra, che aiuta a rallentare la corsa del glucosio nel sangue.

Quali verdure si possono mangiare con il diabete?

Non tutte le verdure fanno bene a chi ha questa malattia. Bisogna stare attenti all’indice glicemico preferendo quello con un indice basso. E’ importante limitarne le quantità quando questo indice è alto. Alcune volte si può ricorrere anche a questi magari sostituendoli alla pasta e al pane. Bisogna stare molto attenti a questi cibi quando sono cotti:

  • Carote.
  • Rape.
  • Sedano.
  • Fave.
  • Patate.
  • Barbabietole.
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