Cosa succede a chi mangia l’albume per la calcolosi, la salmonellosi, il colesterolo e la glicemia? Incredibile

L’albume è privo di grassi. E’ adatto all’alimentazione di chi soffre di calcolosi della colecisti. Non va mangiato crudo per il rischio della salmonellosi. Va bene per chi deve limitare l’assunzione di colesterolo. Chi ha la glicemia alta deve mangiarlo con attenzione.

L’albume fa bene alla calcolosi?

L’albume è praticamente privo di grassi. E’ adatto anche all’alimentazione di chi soffre di calcolosi della colecisti. Questa patologia è dovuta al depositarsi dei sali che costituiscono la bile. Porta alla progressiva formazione di veri e propri sassi le cui dimensioni possono variare. La calcolosi della colecisti è spesso ereditaria. I calcoli si sviluppano maggiormente nei soggetti che hanno una maggiore secrezione di colesterolo nella bile.

L’albume fa bene alla salmonellosi e al colesterolo?

Per scongiurare la salmonellosi è sempre bene lavarsi le mani prima di maneggiare le uova, ed evitare che il guscio esterno entri in contatto con tuorlo ed albume. Mangiarlo è consigliato anche a chi soffre di colesterolo. Tutto il grasso delle uova si trova nel tuorlo d’uovo. Gli albumi, invece, sono proteine quasi pure e non contengono lipidi. Dato che l’albume non ne contiene è una buona scelta per le persone che cercano di limitare l’apporto calorico e perdere peso.

L’albume fa bene alla glicemia?

Non ci sono ricerche scentitiche che parlano del suo rapporto con la glicemia. Il consiglio che arriva dagli esperti è di stare molto attenti quando si è in presenza di glicemia alta. Ai diabetici si consiglia sempre di consumare le uova con prudenza, in particolare se la condizione è associata a una sindrome metabolica o a una ipercolesterolemia. Contiene invece minerali che favoriscono la salute cardiovascolare. Apporta in particolare potassio e magnesio, che aiutano a eliminare il sodio in eccesso, a rilassare i vasi sanguigni e a ridurre il rischio di pressione alta.

Quali sono i macronutrienti dell’albume?

Fornisce le proteine a più alto valore biologico, cioè quelle di migliore qualità, senza apportare lipidi nocivi per la salute. Sembra che un elevato consumo possa aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Non dovrebbe mancare nella dieta di chi segue un’alimentazione vegetariana. I soggetti vegetariani possono giovare anche della presenza della Vitamina B12, di cui spesso sono carenti. La Vitamina B12 è un alleato irrinunciabile per il corretto sviluppo osseo. Ecco i macronutrienti che contiene:

  • Acqua 87,57%.
  • Calorie 52kcal.
  • Proteine 10,9%.
  • Grassi 0,17%.
  • Ceneri 0,63%.
  • Carboidrati 0,73%.
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