Se vuoi visitare il paese del pane e del cous cous ecco dove devi andare

Questo comune fa parte delle Associazioni Città del Pane e Città del Vino.  Questa associazione  riunisce a livello nazionale tutti i paesi e le città che trovano nel pane tipico un punto di forza della propria tradizione, cultura e attività. La sua storia  è legata al  fondatore, Vito Sicomo, (1548-1626), nobile di Calatafimi, che ha voluto riedificare il paese attorno ad un casale esistente già nel Medioevo. Stiamo parlando di Vita, comune in provincia di Trapani.  I suoi abitanti  (1799) sono chiamati vitesi.

Un poco di storia

Il paese nasce nel periodo in cui in Sicilia erano incentivate le creazioni di nuovi centri abitanti, alla scopo di ripristinare la produzione agraria delle terre dell’isola.
Il terremoto del 1968 segna la sua storia.  Era la notte tra il 14 ed il 15 gennaio 1968, quando sulla zona si abbatté un tremendo terremoto.  Ancora oggi restano i segni di quella tremenda tragedia. Nel centro storico vi sono, infatti, aree spopolate, occupate dai ruderi degli edifici distrutti o abbandonati. La ricostruzione è stata fatta in un nuovo agglomerato urbano, vicino al vecchio.

Tradizioni e folclore

Il patrono della città è San Vito Martire, viene celebrato il 15 giugno.
Il giorno dell’Ascensione si svolge la festa religiosa della Madonna di Tagliavia.  Suggestiva è  la sfilata del “Carro del vino e delle olive”, “La cavalcata”, “Il carro dei burgisi (contadini)” e “La carrozza del pane”, i caratteristici “cucciddati”.  Distribuiti dal carro agli spettatori. E’ la festa di ringraziamento alla Madonna per il raccolto passato e propiziatoria per quello futuro.

L’origine della chiesa della Madonna di Tagliavia

Risale al 1896, quando Giuseppe Perricone Monaco sognò la Vergine Santissima che chiedeva la costruzione di una cappella a Lei dedicata.  L’uomo al risveglio, mosse il braccio che da quasi un anno era paralizzato e, grato del miracolo, la fece costruire.

Una ricetta di Vita: il maccu (cous cous)

Soffriggere cipolla e aglio, pomodori tagliati e aggiungere pesce da zuppa. Condire con sale, pepe, noce moscata e chiodi di garofano. Aggiungere acqua calda  e cuocere per 30 minuti. Usare un terzo del brodo per lessare il cous cous. Scolare e condire col brodo preparato.

 

 

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