Se vuoi vedere il comune più forte e fedele della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

I suoi abitanti sono appena 4834 e si estende su una superficie di 112,15 chilometri quadrati. Si trova nella provincia di Enna. La sua festa patronale si tiene dal 29 al 31 maggio. All’interno di questo comune abitano 2150 famiglie. Il reddito medio si aggira intorno ai 7500 euro e l’età media degli abitanti è di circa 43,7 anni. Stiamo parlando di Assoro (Assorini) che fra i suoi luoghi di interesse: il Castello. Tra i suoi piatti caratteristici è da gustare lo sgombro a cotoletta.
Il territorio o un po’ di storia

Un po’ di storia

I  Sicani  sono stati i primi abitanti di  Assoro ma probabilmente fu fondata dai Siculi.  Fu l’unica città sicula che sostenne la potente Siracusa, dal 404 al 260 a.C., Assoro fu  si schierò  contro, e vinse,  il pretore romano Verre, i che  tentò di rubare la statua del dio Chrisas dal Tempio. La frase “Viri Fortes et Fideles”, scritta da Cicerone riferendosi agli assorini, è riportata ancora oggi nello stemma di Assoro.  Nel 1061 Assoro accolse a braccia aperte il Conte Ruggero, il normanno. Guglielmo II, detto “il buono”, discendente di Ruggero, e la zia Costanza, Signora di Assoro decisero di dotare la cittadina di un nuovo tempio, la Chiesa di San Leone.

I monumenti da vedere sono la Basilica di San Leone ed i ruderi del Castello

La Chiesa di San Leone, Matrice del paese (1492) e divenuta Basilica (21 aprile 1499), successivamente è stata dichiarata (1933) Monumento Nazionale per la sua bellezza artistica. È uno dei monumenti più belli da visitare. Sorta nel XII secolo per volere di Costanza d’Altavilla come Cappella “regia”, ha il suo stile gotico, con stilemi arabi e catalani. Ha la forma di una croce latina ed è costituita da tre navate con transetto rialzato rispetto al pavimento della chiesa, ad un livello superiore si trovano l’abside centrale e due laterali.
Del castello normanno di Assoro (del 1200 circa) rimangono pochi ruderi, qui sono stati ritrovati dei segni di una scrittura costituita da linee oblique detta glittografia, segno che il castello fu costruito su una fortezza molto più antica, inoltre, solo una torre su quattro è rimasta in piedi. Dalla torre si riesce infatti a vedere il lago di Pozzillo e anche l’Etna. Gli ultimi a risiedere nel castello furono i Baroni di Valguarnera, dopodiché venne abbandonato.

I santi patroni di Assoro sono Santa Petronilla e Nicola da Tolentino
La festa della patrona di Assoro si svolge il 31 maggio con la celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Leone e a seguire la processione e subito dopo la sagra delle sfincie.

Da non perdervi: lo Sgombro a cotoletta e i Mbasciatiddi di meli

Sventrare e pulire gli sgombri, aprirli a libro, lavarli e sgocciolarli. Farli marinare per 30 minuti in aceto, sale e pepe. Infarinarli, passarli nell’uovo battuto e nel pangrattato. Friggere in abbondante olio bollente. I dolci caratteristici sono i Mbasciatiddi di meli (fasciatelli di miele): si tratta di una pasta di biscotto farcita con miele e mandorle. E’ un dolce tipico natalizio

 

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