Non tutti sanno che per garantire la sicurezza alimentare dei cibi da qualche tempo è stato varato il protocollo HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point). E’ un metodo di autocontrollo che analizza la catena alimentare. Grazie a tutto questo si individuano i rischi associati ad ogni passaggio del cibo e nello stesso tempo si scelgono le possibili soluzioni. Oggi sono tante le persone che scelgono insalata in busta al supermercato. Vi si trovano diverse varietà fra cui lattuga, gentile, scarola e soncino.
E’ un cibo sicuro? Quale lattuga scegliere in busta senza avere rischi di tossinfezioni?
Per avere una lattuga di buona qualità bisogna rispettare la catena del freddo. Questa va dalla raccolta fino a quando mettiamo la lattuga nell’insalatiera. La temperatura deve essere inferiore a 8°C anche quando viene lavorata e pulita. Questo per bloccare la riproduzione di batteri. La confezione impedisce all’ossigeno di entrare ed evita la fuoriuscita dell’anidride carbonica dalle foglie che in questo modo restano vive e continuano a respirare. Aperta la busta le foglie si degradano subito. Attenzione perchè dal taglio vengono fuori succhi che sono terreno favorevole per batteri quali Escherichia coli, Listeria e Salmonella. Attenzione anche ad acquistare confezioni di lattuga conservata nei banchi refrigerati. Controllare sempre la scadenza. Utilizzare il prodotto almeno 2 /3 giorni prima che scada.
Quale lattuga non comprare al supermercato?
Scartare le buste che hanno condensa all’interno. Attenzione se la lattuga ha foglie annerite ai bordi oppure nel punto del taglio. Significa che si sta già alterando. Non prendere le confezioni con molte foglie attaccate al cellophane. Leggere l’etichetta per sapere se è un prodotto di quarta gamma. In caso contrario va lavata assolutamente prima del consumo. Se va lavata va fatto strofinando con forza le foglie. Se vi sono germogli di fieno vanno cotti perchè facili da contaminare da Escherichia coli. Una volta aperta la busta consumare la lattuga in giornata.
