Una Lettera dell’Associazione ristoratori dell’Ho. Re. Ca. indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, agli Assessori e al Consiglio Comunale, l’ARCH (Associazione dei Ristoratori Cefalù Ho.RE.CA ), per chiedere risposte al settore della Ristorazione sotto forma di sgravi fiscali. Lo stesso aiuto non solo per le imprese ma anche alle famiglie. Per proteggere il loro potere di acquisto già messo a dura prova dai recenti rincari che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza delle imprese. Più di quanto non abbia fatto la pandemia. Bollette che sono triplicate nel giro di pochi mesi e che costringono gli imprenditori a fare sforzi spesso al di là delle proprie possibilità. A questi rincari sia ggiungel’ inflazione in forte aumento e rialzi dei tassi per il 2023.
“Le nostre imprese – ci riferisce il direttivo dell’ARCH – hanno resistito alla pandemia e al lockdown, grazie alle capacità e allo spirito combattivo degli imprenditori”. Eppure ora rischiamo di non sopravvivere a causa dei costi di gas ed energia. E purtroppo rispetto a questo non c’è iniziativa imprenditoriale che tenga o nuove strategie commerciali. Del resto anche un aumento dei prezzi al dettaglio rischierebbe di paralizzare del tutto i consumi.
L’ARCH chiede: un intervento concreto sulla quota variabile della Tari, la riduzione sul canone di concessione di suolo pubblico e la possibilità di istituire una commissione di studio.
Una Lettera che chiede anche una commissione composta da consiglieri comunali e membri delle Associazioni. Con lo scopo di determinare le priorità e le modalità di sostegno in favore di coloro che sono oggi in difficoltà a causa del caro energia.
“D’altra parte il Consiglio comunale – conclude il Presidente dell’ARCH, dott. Giuseppe Provenza – è il massimo organo rappresentativo della comunità locale. All’interno del quale si decidono le linee di indirizzo politico-amministrativo dell’ente locale. E, quindi, nella sua qualità di interprete permanente della volontà popolare, deve essere di supporto per tutte le famiglie, le imprese e le associazioni della Città”. Affidarsi al Consiglio Comunale, in questo contesto storico, rappresenta un importante modalità per rispondere alle volontà che arrivano dal territorio per il tramite dei suoi componenti. “Ci aspettiamo, quindi, che il Sindaco e il Consiglio Comunale tutto accolga la nostra proposta”.
Una lettera che ora attende risposte.