Una cefaludese stasera alla prima della Scala di Milano

Una cefaludese stasera alla prima della Scala di Milano. Alla prima alla Scala per il “Boris Godunov” di Modest Musorgskij, che inaugura la stagione 2022/2023, è presente la cefaludese Valeria Miceli. Accompagna la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. L’opera russa diretta da Riccardo Chailly, in scena nel pomeriggio, per la regia di Kasper Holten, si tiene alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ursula von der Leyen è stata accolta dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Valeria Miceli  aveva anche accompagnato  Ursula von der Leyen in visita da Papa Francesco.

7 Dicembre 2022
Modest Petrovič Musorgskij
Durata spettacolo: 3 ore ca. incluso intervallo

PRIMA PARTE 70 minuti / intervallo 35 minuti / SECONDA PARTE 75 minuti

Dramma musicale popolare in un prologo e tre atti (versione 1869)

Libretto di Modest Petrovič Musorgskij

Nuova Produzione Teatro alla Scala

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala

Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala

Direttore Riccardo Chailly
Regia Kasper Holten
Scene Es Devlin
Costumi Ida Marie Ellekilde
Luci Jonas Bøgh
Video Luke Halls
CAST
Boris Godunov Ildar Abdrazakov
Fëdor Lilly Jørstad
Ksenija Anna Denisova
La nutrice di Ksenija Agnieszka Rehlis
Vasilij Šujskij Norbert Ernst
Ščelkalov Alexey Markov
Pimen Ain Anger
Grigorij Otrepev Dmitry Golovnin
Varlaam Stanislav Trofimov
Misail Alexander Kravets
L’ostessa della locanda Maria Barakova
Lo Jurodivyi Yaroslav Abaimov
Pristav, capo delle guardie Oleg Budaratskiy
Mitjucha, uomo del popolo Roman Astakhov
Un boiardo di corte Vassily Solodkyy
Lo sconvolgente affresco di Musorgskij su brutalità e solitudine del potere, ispirato da Puškin, ha un forte legame con la Scala: qui avvenne la prima italiana nel 1909 e qui Claudio Abbado firmò una memorabile edizione con la regia di Jurij Ljubimov il 7 dicembre 1979. Assistente di Abbado era stato Riccardo Chailly che oggi, per la sua nona inaugurazione di stagione, sceglie di dirigere per la prima volta questo titolo di profonda umanità in cui il dramma personale si riflette nella tragedia collettiva, reso ancora più pregnante dalla scelta della prima versione dell’opera. La regia di Kasper Holten, già Direttore del Covent Garden getta uno sguardo dall’altro sulla storia della Russia, unendo alla partecipazione emotiva una riflessione sul valore della memoria e della testimonianza.

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