Omelia di Papa Francesco a conclusione dell’Anno 2022

Omelia di Papa Francesco a conclusione dell’Anno 2022.
Nella Basilica Vaticana, ieri sera, il Santo Padre Francesco ha presieduto i primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, cui ha fatto seguito l’esposizione del Santissimo Sacramento, il tradizionale canto dell’inno “Te Deum”, a conclusione dell’anno civile, e la Benedizione Eucaristica. Al termine della celebrazione, Papa Francesco si è recato in visita al Presepio allestito in Piazza San Pietro.

Pubblichiamo di seguito un estratto dall’omelia (QUI L’OMELIA INTEGRALE) che il Papa ha pronunciato nel corso della celebrazione dei Vespri:

Dall’Omelia del Santo Padre,  dal Brano Evangelico  «Nato da donna» (Gal 4,4) il tema della GENTILEZZA

La gentilezza è un fattore importante della cultura del dialogo, e il dialogo è indispensabile per vivere in pace.

Pensiamo solo a «che cosa sarebbe il mondo senza il dialogo paziente di tante persone generose che hanno tenuto unite famiglie e comunità. Il dialogo perseverante e coraggioso non fa notizia come gli scontri e i conflitti, eppure aiuta discretamente il mondo a vivere meglio» (ibid., 198).

Ebbene, la gentilezza fa parte del dialogo. Non è solo questione di “galateo”; non è questione di “etichetta”, di forme galanti… No, non è questo che intendiamo qui parlando di gentilezza. Si tratta invece di una virtù da recuperare e da esercitare ogni giorno, per andare controcorrente e umanizzare le nostre società.

I danni dell’individualismo consumista sono sotto gli occhi di tutti.

E il danno più grave è che gli altri, le persone che ci circondano, vengono percepite come ostacoli alla nostra tranquillità, alla nostra comodità.
Gli altri ci “scomodano”, ci disturbano, ci tolgono tempo e risorse per fare quello che ci piace.
La società individualistica e consumistica tende ad essere aggressiva, perché gli altri sono dei concorrenti con cui competere (cfr ibid., 222).
Eppure, proprio dentro queste nostre società, e anche nelle situazioni più difficili, ci sono persone che dimostrano come sia «ancora possibile scegliere la gentilezza» e così, con il loro stile di vita, «diventano stelle in mezzo all’oscurità»

San Paolo, nella stessa Lettera ai Galati da cui è tratta la Lettura di questa liturgia, parla dei frutti dello Spirito Santo, e tra questi ne menziona uno con la parola greca chrestotes (cfr 5,22). Ecco, è questo che possiamo intendere per “gentilezza”: un atteggiamento benevolo, che sostiene e conforta gli altri evitando ogni asprezza e durezza.

La gentilezza è un antidoto contro alcune patologie delle nostre società: un antidoto contro la crudeltà, che purtroppo si può insinuare come un veleno nel cuore e intossicare le relazioni.

Guardiamo all’icona della Vergine Maria. Oggi e domani, qui nella Basilica di San Pietro, possiamo venerarla anche nell’effigie della Madonna del Carmine di Avigliano, presso Potenza.

Omelia di Papa Francesco a conclusione dell’Anno 2022.

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