Il caffè è tra le bevande più bevute al mondo. In Italia si consumano 9,3 milioni di caffè al giorno. La metà degli italiani beve almeno una tazzina di caffè al giorno. Sono quattro le varietà di caffè più diffuse al mondo: arabica, robusta, liberica ed excelsa. Esistono diversi tipi di caffè: espresso, ristretto, lungo, doppio, decaffeinato, mocaccino, marocchino, affogato, americano e tanti altri ancora. I marchi con i quali è venduto sono diversi. Basta un giro al supermercato per accorgersi di quante marche di caffè esistono sugli scaffali.
Da alcuni giorni viene segnalata la presenza di una tossina molto pericolosa in alcune marche di caffè. Il Ministero della salute ha diffuso alcuni richiami per la presenza nel caffè della ocratossina con valori superiori a quelli consentiti dalla legge. Si tratta di una micotossina che è prodotta da specie dei generi Aspergillus e Penicillium, quali A. ochraceus e P. viridicatum che si trova in particolare nei cereali, nel caffè, nella frutta secca e nel vino. E’ un composto che resiste nel caffè anche dopo la tostatura. Resiste a lungo ai normali processi metabolici. L’International Agency for Research on Cancer classifica queste tossine come “possibile agente cancerogeno per l’uomo”.
Perchè si sviluppano le tossine nel caffè? Sono sostanze che si producono in presenza di umidità. Quando il caffè non è conservato in maniera ottimale si sviluppano le muffe. In genere succede dopo la raccolta di una grande quantità di prodotto. In particolare quando viene sistemato in cataste e lasciato ad asciugare all’aria aperta. In questi casi quando l’umidità è troppo elevata ecco che il caffè genera delle tossine molto dannose per l’organismo umano.
Va detto subito che si hanno più micotossine nel caffè decaffeinato. Questo perchè in genere la caffeina inibisce la crescita delle muffe e delle micotossine. L’ocratossina è pericolosa per la salute. Basti pensare che può provocare danni all’intero organismo. E’ capace di legarsi alle siero-albumine del sangue. Non è è posibile eliminare le aflatossine. L’unica cosa che si può fare è limitarne al massimo il consumo ed ecco perchè va controllato il quantitativo presente negli alimenti. Bisogna fare attenzione ai prodotti importati a basso costo.
In conclusione vi diamo alcuni consigli per difendervi dalle tossine che ci possono essere nel caffè. Diverse ricerche dimostrano che queste tossine sono presenti nei chicchi di caffè e possono contaminare anche la bevanda. Si può però essere tranquilli perchè in genere sono molto al di sotto del limite di sicurezza. La sola idea di sapere che il caffè può avere tossine non lascia tranquilli. Per ridurre l’esposizione alle tossine nel caffè consigliamo di acquistare prodotti di qualità e non scadenti.