Reddito di Cittadinanza: la Regione non ha strumenti per intervenire in quanto misura nazionale. Il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha incontrato oggi pomeriggio una delegazione dei percettori del reddito di cittadinanza che da giorni protestano davanti a Palazzo d’Orléans contro la riforma della misura decisa dal governo nazionale. «Ho voluto incontrare questi cittadini che manifestano civilmente – ha detto il presidente Schifani – perché ritengo doveroso ascoltare le loro ragioni. In me troveranno sempre una persona attenta e disponibile. È un tema estremamente delicato, che mette in discussione il futuro di tante persone. Deve essere chiaro che non devono e non possono essere alimentate illusioni su percorsi non praticabili. Il reddito di cittadinanza è una misura nazionale, sulla quale la Regione non ha strumenti per intervenire. Comunque, parleremo col governo dello Stato per capire quali sono le intenzioni di Roma sul futuro di un provvedimento che, evidentemente, non ha funzionato».
Reddito di Cittadinanza: rimandato tutto alle decisioni del Governo.
Secondo l’autorevole sole 24 ore, sono 404mila famiglie coinvolte dal restyling della misura
“Sono 404mila i nuclei familiari interessati dalle nuove regole sul Reddito di cittadinanza introdotte dalla manovra di bilancio. Secondo quanto calcolato nella Relazione tecnica alla misura, i dati Inps indicano in 1,039 milioni il numero medio annuo dei nuclei beneficiari: di questi i nuclei interessati sarebbero appunto oltre 400mila, mentre 635mila non sarebbero toccati. Le novità stabiliscono che nel 2023 i percettori occupabili tra 18 e 59 anni percepiscano il sostegno per massimo 8 mensilità. Restano esclusi i nuclei con la presenza di minori, di anziani sopra i 60 anni e di disabili”.