Il treno blindato contraereo germanico (C. 20) donato da Hitler a Mussolini attraversò anche la stazione ferroviaria di Cefalù e Termini Imerese.
Il 22 luglio del 1940 a Nettunia con una solenne cerimonia (presenti alcuni gerarchi del Partito Nazionale Fascista, e militari della Luftwaffe), il generale Maximilian Ritter von Pohl (1893 – 1951) in rappresentanza di Adolf Hitler (1889 – 1945) consegnò a Benito Mussolini (1883 – 1945) due vagoni blindati con armamento antiaereo, dono del Führer in persona.
Le due vetture erano destinate ad integrare il treno del Capo del Governo. Il Duce (che da lì a pochi giorni avrebbe compiuto il suo cinquantasettesimo compleanno), passò in rassegna una compagnia di artiglieri schierati al margine della ferrovia, e ammirò l’insieme dei 16 pezzi c.a. da 20 mm sistemati nei due vagoni. In quella occasione i serventi alle mitragliatrici, effettuarono una apposita esercitazione dando prova della precisione di tiro contro i bersagli predisposti.
In realtà, gli ambedue “Flakwagen” leggermente corazzati, avevano alle due estremità una postazione antiaerea quadrinata da 20mm a cielo aperto. Nel centro delle carrozze blindate erano state ricavate degli spazi destinati alla truppa, e al comandante: sala riunioni del comando, letti e cucina. I due vagoni erano forniti di impianto elettrico per la illuminazione e il riscaldamento.La storiografia è concorde che il “complesso di scorta ferroviario” non sia stato mai utilizzato dal Duce e dai gerarchi del P.N.F. Tuttavia, è certo che i vagoni furono impiegati come batteria mobile antiaerea a difesa dei cieli della periferia di Roma.
Dal 14 febbraio 1943 il C. 20 fu inviato in Sicilia per proteggere i convogli nella tratta Messina – Palermo e Messina – Siracusa.
Nell’incursione aerea di Messina avvenuta il 28 aprile, uno dei vagoni fu colpito dal fuoco statunitense. Il bombardamento causò numerose vittime e inflisse ingenti danni all’intero centro storico e all’impianto ferroviario peloritano.
Al momento dell’Operazione Husky (10 luglio-17 agosto 1943) il complesso blindato era disgiunto: una sezione della batteria si trovava a Napoli (Stazione Ferroviaria Campi Flegrei), in attesa di riparazioni. L’altra, invece, rimase nella Stazione di Castroreale Bagni in provincia di Messina (Cfr. Lorenzo Bovi, Calogero Conigliaro, Giuseppe Todaro, “Treni armati in Sicilia”. Ediz. Illustrata, Edizioni Ardite 2022). Con l’approssimarsi dell’avanzata anglo-americana il vagone assegnato in Sicilia venne autosabotato.
Abbiamo chiesto al Dott. Geol. Donaldo Di Cristofalo (1) del “Comitato spontaneo per lo studio delle fortificazioni militari”, di parlarci dell’oramai noto Treno blindato regalato dal Führer al Duce, e che ottanta anni fa attraversò anche la stazione ferroviaria di Cefalù e Termini Imerese.
«In occasione del suo cinquantasettesimo compleanno il Duce ricevette, tra gli altri, un regalo particolare. Particolare perché proveniente nientedimeno che dal Fuhrer, ma anche perché si trattava di un treno, e non un trenino elettrico, ma un vero e proprio treno. Per la precisione due vagoni blindati contraerei che, secondo le intenzioni di Hitler, Mussolini avrebbe dovuto collegare al proprio convoglio in occasione dei suoi spostamenti, per potenziarne la difesa contro la minaccia aerea nemica.
Un breve video dell’Istituto Luce sulla visita del Duce al suo prossimo regalo, è visionabile all’indirizzo (https://www.youtube.com/watch?v=dWKcDmG7Znk).
I vagoni, di ottimo design e funzionalità, comprendevano una porzione centrale adibita al trasporto e ricovero dei serventi,
mentre le due estremità ospitavano sul cielo altrettanti affusti Mauser 2cm FlaKvierling 38, ossia delle quadrinate da 20mm a tiro rapido, messe a punto dalla Mauser da pochissimo tempo. Con una cadenza di tiro pratica di 1.200 colpi al minuto ed una quota di ingaggio massima di 2.000 metri, per oltre 4.500 di gittata, si trattava di un’arma micidiale per gli aerei alleati colti a bassa quota che, specie nel 44-45, sui cieli della Germania, avrebbe mietuto tantissime vittime tra i vari Jug (P-47), Mustang (P-51), Typhoon, ecc.
Non si conosce con esattezza l’impiego di tali speciali vagoni, se non il fatto che alla fine vennero inviati in Sicilia, piccola goccia nel mare di quel ben altro che sarebbe servito per arginare la marea in arrivo.
Come per gli altri treni armati, la sorte finale fu l’abbandono, la cattura, la distruzione o l’autosabotaggio.
Nel diario di guerra del 727th Railway Operating Battalion (Transportation Corps, Military Railway Servuice, US Army), (l’equivalente del nostro Genio Ferrovieri) edito nel 1948 a cura dell’Università del Michigan (https://www.youtube.com/watch?v=dWKcDmG7Znk), a pag.59 vi è una foto di uno dei due vagoni, evidentemente catturato in perfette condizioni. La didascalia della foto, piuttosto beffarda e sarcastica, sottolinea come lo stesso vagone sia ora usato dagli Alleati nei convogli degli approvvigionamenti al fronte, per abbattere gli aviatori di quell’Adolfo, amico di Benito».
Note:
(1) Geologo, già funzionario presso il Comune di Termini Imerese (PA), appassionato di storia militare e membro del “Comitato spontaneo per lo studio delle fortificazioni militari”.
Bibliografia e sitografia:
Il Duce a Nettunia. Il duce visita il treno blindato contraereo donatogli dal Fuehrer: https://www.youtube.com/watch?v=dWKcDmG7Znk
Transportation Corps, Military Railway Servuice, US Army, 1948.
Comune di Messina, Città di Messina bombardamenti aerei nella Seconda Guerra Mondiale edito dal Comune di Messina, 1979
Virginio Trucco, “I treni armati”, Tecnica Professionale N° 7 Luglio/Agosto 2013.
Giuseppe Longo 2018, Il ruolo storico ed “eroico” del Treno Armato di Termini Imerese durante la Seconda Guerra Mondiale (Luglio 1943), Cefalùnews, 27 dicembre.
1. Giuseppe Longo, 2020, “La storia dei treni armati della Regia Marina”, Cefalunews, 28 luglio.
2. Giuseppe Longo, “Il treno armato tra i due conflitti mondiali”, in “Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel distretto di Termini 3 Imerese”, Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici (I.S.P.E.), Palermo, 2021.
3. Giuseppe Longo, 2021, “Prima Guerra Mondiale: Le navi da guerra su rotaia. L’esordio in Adriatico”, Cefalùnews, 27 novembre.
4. Michele Antonilli, Mario Pietrangeli, “Il ruolo delle ferrovie nella seconda guerra mondiale”, Amarganta, 2022.
5. Lorenzo Bovi, Calogero Conigliaro, Giuseppe Todaro, “Treni armati in Sicilia”. Ediz. Illustrata, Edizioni Ardite 2022.
6. Giuseppe Longo 2022, “Seconda Guerra Mondiale. La galleria ferroviaria dismessa di Termini Imerese (PA)”, Cefalunews, 16 Maggio 2022.
7. Giuseppe Longo 2022, Le corazzate ferroviarie della Regia Marina nel territorio metropolitano e il Treno Armato di Termini Imerese T.A. 152/1/T, Cefalunews, 15 giugno.
8. Giuseppe Longo 2022, L’epopea del Treno Armato di Termini Imerese (T.A. IV 152/1/T), Cefalunews, 17 giugno.
9. Giuseppe Longo 2023, Nuove immagini del Treno Armato antinave di Termini Imerese (T.A. IV 152/1/T), 9 febbraio.
www.archivioluce.com
http://ww2f.com/
Foto di copertina: Il Treno blindato contraereo germanico.
Foto a corredo dell’articolo: Mussolini scende dal treno donatogli da Hitler, lo accompagnano alte autorità tedesche. Archivio Luce.
Giuseppe Longo