Toto Costruzioni Generali conferma che il raddoppio ferroviario sarà completato. Così ci comunica:
In riferimento alla nota delle Organizzazioni sindacali che stanno circolando sulla stampa, Toto Costruzioni Generali intende precisare che il ritardo nel pagamento degli stipendi dei propri dipendenti è al momento di 15 giorni rispetto alla consueta data di accredito, e non di due mesi come riferito, e che la Società ha già messo in atto una serie di azioni ed operazioni straordinarie di rifinanziamento per sostenere i flussi di cassa ed onorare così i propri impegni.
Il ritardo ad oggi maturato è conseguenza di una temporanea tensione finanziaria della Società, già in via di superamento. Toto Costruzioni Generali ribadisce la ferma volontà di completare l’opera. La ripartenza dello scavo della Galleria Cefalù è infatti legata all’approvazione della perizia di variante da parte del Committente per risolvere un problema progettuale, non ascrivibile a TCG, e consentire la modifica dell’assetto di scavo della TBM dalla modalità “aperta” alla EPB, ossia “chiusa” con bilanciamento al fronte di scavo.
Oltre allo stallo di questo importante cantiere siciliano incide certamente anche la perdurante irresolutezza conseguente all’azione di “esproprio” della concessione per le autostrade A24 e A25 del Gruppo Toto, attraverso Strada dei Parchi, ad opera del precedente Governo (D.l. n.68 del 7 luglio, sostituito dalla L. 108/2022). Con tale decisione, che il TAR del Lazio ha recentemente rinviato (con sentenza 17819 del 29/12/2022) a una valutazione della Corte Costituzionale, la Toto che opera con diversi cantieri per conto della Strada dei Parchi ha subito una riduzione di attività oltre che un blocco parziale dei pagamenti per una cifra superiore ai 25 milioni di euro.
È infatti il caso di ricordare che ad oggi la società Strada dei Parchi risulta essere creditrice nei confronti dello stato di circa 2,4 mld di euro di cui quasi 500 mln per crediti relativi alle manutenzioni eseguite e non rimborsate oltre a crediti per tariffe dapprima accordate se successivamente arbitrariamente bloccate. A fronte di questo però l’Anas ha aggredito la società imponendole di entrare in una procedura di protezione (d.lgs 14 del 2019, art. 44 del Cod. della Crisi d’Impresa) al fine di tutelare i propri creditori.
La Società è consapevole che le incertezze economiche di questo momento storico stanno toccando tutti e ringrazia tutti i propri collaboratori per lo spirito di squadra e la collaborazione, mai venuta meno, e riafferma con forza che i pagamenti saranno effettuati entro la metà di marzo e nessuno sarà lasciato indietro.
Toto Costruzioni Generali