I prodromi dell’Armistizio del ’43 – Lo scalo a Termini Imerese dell’aereo pilotato da Publio Magini con a bordo Castellano e Montanari

I prodromi dell’Armistizio del ’43 – Lo scalo a Termini Imerese dell’aereo pilotato da Publio Magini con a bordo Castellano e Montanari.
La mattina del 31 agosto di ottanta anni fa (1943 – 2023), la delegazione italiana composta dal Generale Giuseppe Castellano (1893 – 1977) e dal Console Franco Montanari (1905 – 1973), partiva dall’aeroporto militare di Roma-Centocelle, a bordo del trimore Savoia-Marchetti S.M.79 “Sparviero”, pilotato dal Maggiore della Regia, Publio Magini (1910-2002) alla volta della Sicilia. Lo “Sparviero”, in missione del tutto segreta, doveva avvicinarsi in quota prefissata nel luogo dell’appuntamento con la caccia americana; quest’ultima avrebbe accompagnato e condotto l’S.M.79 (erano solo i piloti statunitensi a saperlo), alla volta del campo di volo militare di Termini Imerese (1), meglio conosciuto come “Advanced Landing Ground – West”, (ALG – West).
Gli emissari provenienti da Roma, furono attesi all’ALG West dal Generale statunitense Walter Bedell Smith (1895 – 1961), capo dello staff del Generale Dwight David Eisenhower (1890 – 1969), e dal Generale britannico Smith Kenneth Strong, (1900 – 1982), responsabile dei servizi d’informazione. Con loro, i due inviati italiani, dopo i saluti di rito, salivano a bordo di un aereo americano (soltanto Smith e Strong conoscevano la località del summit prestabilito) e partivano in direzione dell’aeroporto di Cassibile. In questa località, nei pressi di Siracusa, avveniva il primo vero incontro ufficioso di consultazione, circa la resa italiana proposta dagli anglo-americani, tra i delegati del Gen. Pietro Badoglio (1871-1956) e i rappresentanti dei vertici Alleati. Dopo la riunione preliminare, il dott. Montanari e il Generale di Brigata Castellano ripercorrevano a ritroso lo stesso tragitto dell’andata, custodi di quanto loro comunicato dal Major General Smith. L’alto ufficiale americano aveva concordato con i plenipotenziari di ritornare al più presto al tavolo delle trattative per la firma degli accordi. Ovviamente, non prima di aver acquisito l’avvallo da parte del Governo italiano.

Dell’armistizio di Cassibile e dei suoi sviluppi, lo scrivente aveva già trattato e redatto l’altr’anno un articolo al riguardo, soprattutto dopo il fortuito rinvenimento di tre rilevanti fotografie d’epoca (2).

Il testo online fu letto dal Dott. Giovanni Pesce, figlio del compianto Generale Giuseppe Pesce (autorevole storico dell’aviazione e fondatore del Museo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle) il quale, apprezzandone il contenuto, ci segnalò, oltre ad alcuni particolari storici inediti, anche un refuso, o una involontaria trascrizione inesatta, circa il nome di Magini nell’opera di Giuseppe Castellano dal titolo: “COME FIRMAI L’ARMISTIZIO DI CASSIBILE”, Arnoldo Mondadori Editore – X – MCMXLV, testo peraltro da noi consultato. In realtà, risultava mutato il reale cognome MAGINI in MANCINI. Perciò, verosimilmente, si potrebbe ipotizzare che l’alterazione sia stata causata o da un banale errore di stampa, oppure l’autore, in buona fede, l’abbia così riportato, semplicemente per averlo sentito dire.

Proponiamo quindi ai nostri affezionati lettori, lo stralcio della missiva che abbiamo ricevuto da Giovanni Pesce, ringraziandolo per il suo prezioso ragguaglio.

« […] Ho letto con grande piacere l’articolo sull’ SM 79 che ha accompagnato il Gen. Castellano a Termini Imerese. Bellissimo!

Posso aggiungere qualche dettaglio dovuto alle mie ricerche.

Il Gen. Castellano è impreciso citando il Magg. Pil. Mancini; in realtà il nome esatto era Magg. Pil. Publio Magini, il miglior navigatore della R.A. di quel periodo.

Publio Magini aveva effettuato il volo Roma Tokio Roma, aveva progettato il bombardamento (!) Di New York etc.etc.

Publio sarà all’aeroporto di Pescara per l’eventuale fuga del Re il 9 Settembre 1943.

La scelta dell’aeroporto di Termini Imerese fu caldeggiata dal Tenente del R.E. Galvano Lanza di Trabia, erede Florio, che era proprietario del castello di Trabia.

Galvano era aiutante di campo del Gen. Zanussi in Algeria durante la preparazione dell’armistizio, mentre il fratello Raimondo era quell’aiutante di campo del Gen. Carboni che avrebbe inseguito il Re sulla Tiburtina verso Pescara, come se fosse una Targa Florio.

Io mi interesso di quegli eventi e scrivo qualche piccolo articolo, mentre mio padre Gen. Giuseppe Pesce era uno storico dell’Aeronautica ed ha fondato il Museo A.M. di Vigna di Valle […].

Note:

(1) L’ALG di Termini, oggi oramai inesistente, fu una striscia d’atterraggio d’emergenza, riadattata dal “XII Engineer Command” come supporto alle operazioni in Sicilia e si trovava presso l’attuale Area di Sviluppo Industriale in località “Pistavecchia – Canne Masche”.

(2) Cfr. G. Longo, Fu l’aereo che accolse Giuseppe Castellano il 31 luglio o il 2 settembre del ’43 ad essere immortalato in foto nel campo di volo di Termini Imerese? Cefalunews, 3 febbraio 2022.

Note storiche dell’SM 75 e SM 79 a cura di Giovanni Pesce

Ottimi velivoli degli anni ‘30, erano particolarmente veloci tanto che vincevano gare internazionali  di velocità come la Istres Damasco Parigi di Agosto 1937. Il più conosciuto è stato l’SM 79, che probabilmente è stato anche  il più apprezzato dal personale di volo. Tutti questi velivoli SM condividevano la struttura di legno alluminio e tela e motori Alfa Romeo costruiti su licenza inglese. L’SM 75 è ricordato nella storia per il volo Roma Tokio Roma in tempi di guerra (1942). L’SM 79 invece è ricordato per le sue missioni di aerosiluramento contro la Royal Navy nel Mediterraneo.

Invece nella Storia ufficiale viene tenuta oscurata la partecipazione di 3 SM 79 al bombardamento di Guernica (27 aprile 1937). In particolare l’SM 79 usato dalla missione per l’armistizio di settembre ‘43 era il velivolo assegnato alla persona del M.llo Badoglio, il quale comunque cercava di evitare di salirci a bordo. Questo aeromobile non mostrava alcuna insegna di Reparto e d’altra parte era corredato da apparati radio atti a collegamenti con stazioni radio alleate.

Concludendo, per quegli anni, SM 75 e SM 79 sono stati eccellenti velivoli particolarmente adatti al teatro Mediterraneo, tant’è che gli ultimi esemplari civili  hanno volato in Libano fino agli anni ‘60.

Bibliografia e sitografia

Giuseppe Castellano, Come firmai l’Armistizio di Cassibile, Arnoldo Mondadori Editore – X – MCMXLV

Giuseppe Longo 2013, L’Advanced Landing Ground (ALG) East e West di Termini Imerese nel luglio 1943. Intervista allo storico militare Rosario Finocchiaro, Cefalunews, 4 dicembre.

Giuseppe Longo 2013, “Il campo di volo avanzato di Termini Imerese durante la 2^ Guerra Mondiale”, Cefalunews, 10 dicembre.

Giuseppe Longo, Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel Distretto di Termini Imerese, I.S.P.E. Palermo 2021.

Giuseppe Longo 2022, Settembre 1943. Il rientro di sette militari siciliani dopo l’armistizio a bordo di uno Sparviero, Cefalunews, 14 febbraio.

Giuseppe Longo 2022, Il complesso aeroportuale East & West di “Canne Masche” a Termini Imerese e la nascita del campo di volo “Albatros”, Cefalunews, 22 febbraio.

Giuseppe Longo, 2022, Seconda Guerra Mondiale. La posizione delle piste di volo (ALG) di Termini Imerese, Cefalunews, 14 aprile.

Foto a corredo dell’articolo:
Equipaggio SM 75 G.A. Roma – Tokio – Roma Luglio 1942. Da sinistra, M.llo motorista Ernesto Leone, Cap.Pil. Publio Magini, Ten.Col.Pil. Antonio Moscatelli, Magg. Pil. Mario Curto e il S.Ten. radio aerologista  Ernesto Mazzotti. Foto per gentile concessione del Dott. Leonardo Magini.

Giuseppe Longo

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