Il Vescovo Giuseppe visita i luoghi colpiti dall’incendio. Ieri, in Contrada Monte a Cefalù, sosta in preghiera davanti all’edicola di San Pio da Pietrelcina distrutta dalle fiamme.
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa di San Pio, il Vescovo chiede a Lui una particolare intercessione per la Sicilia.
La dichiarazione del Vescovo di Cefalù S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante dopo gli incendi delle scorse ore si muove nel solco del Messaggio che i Vescovi di Sicilia hanno scritto nelle mese di luglio scorso dopo i primi devastanti roghi che hanno colpito molte aree della nostra regione (https://www.chiesedisicilia.org/2023/07/26/alte-temperature-e-incendi-devastanti-la-sicilia-brucia-intervento-e-video-dei-vescovi-di-sicilia/) e di quanto già dichiarato nell’agosto 2021 (https://www.diocesidicefalu.org/diocesipost/post/136298/).
L’ultimo intervento del Vescovo è una denuncia che non si arresta al presente o al dramma delle ultime ore. Marciante parla di inerzia colpevole dei VARI GOVERNI Regionali come palesato dall’affermazione: “avanza la desertificazione”: è chiaro che il fenomeno ha un passato e un presente. Una storia che si ripete e che “è diventata insopportabile”.
Le voci dei politici a favore o contro la dichiarazione del Vescovo di Cefalù entrano nel gioco di una possibile “agorà mediatica”. Quest’ultima potrebbe coprire “di fumo e cenere” l’ennesima catastrofe che la Sicilia vive in queste ore. Il Vescovo ribadisce la necessità di non alimentare sterili polemiche, ma di comminare pene più severe per i piromani e attuare una prevenzione efficace attraverso un controllo più capillare del territorio.
La Chiesa è impegnata a sostenere una cultura ecologica per la salvaguardia del Creato secondo gli insegnanti della Laudato si’ e ad organizzare un movimento di volontariato quali sentinelle del Creato.