La Regione finanzierà la messa in sicurezza della pista di accesso alla sommità di Monte Mufara, sulle Madonie, dove l’Agenzia spaziale europea deve installare il telescopio “Fly Eye”. La decisione, su proposta del presidente della Regione, è stata presa dal governo Schifani che ha destinato 1,6 milioni di euro del Piano di sviluppo e coesione.
«Era un impegno che avevamo preso – sottolinea Schifani – e che stiamo mantenendo. L’installazione del telescopio, con la contestuale realizzazione di un Osservatorio astronomico, rappresenta un’opera di interesse strategico per la nostra Regione, finalizzata allo svolgimento di importanti attività di ricerca. Una scelta che pone la Sicilia al centro della scena mondiale nel settore scientifico di riferimento, consolidando una tradizione che nel corso dei decenni ha visto la creazione di realtà, quali l’Osservatorio di Palermo, l’Osservatorio astronomico di Catania, il Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana” di Erice, che hanno avuto importanti e positive ricadute socio-economiche legate all’operatività delle strutture e al turismo congressuale e scientifico».
Fin dall’insediamento, il governo regionale si era attivato per la risoluzione di alcune problematiche che stavano mettendo a rischio l’investimento da parte dell’Esa e dell’Asi. Prima dichiarando l’opera di interesse strategico regionale e successivamente chiedendo al parlamento nazionale l’approvazione di un’apposita norma che rimuovesse i vincoli urbanistici fino a oggi da ostacolo per la realizzazione del progetto. La nuova costruzione dell’Osservatorio, infatti, ricadrebbe nella zona A del Parco delle Madonie, a oltre 1.850 metri di altezza, dove vigeva un divieto di inedificabilità assoluta, previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, adesso rimosso.