Palermo, 13 febbraio 2024 – Il cambiamento climatico sta lasciando un’impronta indelebile sulla Sicilia, con il 70% del territorio dell’isola a rischio di desertificazione. Questa allarmante situazione è stata rivelata dal Centro Studi per il Cambiamento Climatico di Greenway Group Srl ed Ecogest Spa, che ha evidenziato le gravi conseguenze del riscaldamento globale nella regione.
Negli ultimi anni, la Sicilia ha subito circa 175 eventi meteorologici estremi, una media di più di uno al mese, superiore rispetto alle altre regioni italiane. Il presidente del Centro Studi, Valerio Molinari, (nella foto) ha sottolineato l’urgenza di affrontare le conseguenze del cambiamento climatico sulla regione. “Il progressivo riscaldamento in Sicilia è tra i più evidenti in Italia, con il 70% del territorio a rischio desertificazione. Dobbiamo passare dalla diagnosi alla cura rapidamente, utilizzando l’innovazione scientifica e tecnica”, ha dichiarato Molinari.
Il rapporto del Centro Studi ha analizzato i cambiamenti significativi nei modelli di temperatura e precipitazione, evidenziando la vulnerabilità strutturale della rete intermodale dei trasporti in Sicilia. La regione ha già numerose criticità legate a errori di progettazione, materiali non idonei, mancanza di manutenzione e vetustà delle infrastrutture, unite a un carico di traffico intenso e alla mancanza di alternative sostenibili.
Gli eventi estremi hanno colpito diversi settori della Sicilia. Nella parte orientale dell’isola, si sono verificati 44 episodi gravi, tra cui 21 alluvioni e 9 danni alle infrastrutture causati dalle piogge torrenziali. Palermo ha registrato 21 eventi gravi, compresi 11 allagamenti dovuti a piogge torrenziali, mentre sulla costa agrigentina ci sono stati 42 eventi, di cui 32 ad Agrigento, con 15 allagamenti e 4 esondazioni a Sciacca.
La Sicilia è anche esposta a un aumento della frequenza dei tornado, risultato della sua posizione tra i fronti atmosferici africani ed europei. L’innalzamento del livello del mare, stimato a +2,8 mm all’anno dagli anni ’90, ha contribuito all’erosione delle coste. Il Centro Studi ha sottolineato la necessità di un’azione concreta per affrontare questa emergenza climatica. La manutenzione delle infrastrutture è cruciale per garantire la resilienza alle condizioni climatiche mutevoli. Molinari ha suggerito soluzioni che includono telecamere online, stazioni meteorologiche, sensori di carico stradale e sistemi telematici avanzati per regolare il traffico.
“Le soluzioni esistono e sono molteplici”, ha affermato Molinari, sottolineando l’importanza di pianificare e rimodulare la manutenzione, utilizzando nuove tecnologie e promuovendo infrastrutture sostenibili. La Sicilia, in questo momento critico, è chiamata a unire sforzi e risorse per affrontare con determinazione l’impatto sempre più grave del cambiamento climatico.