Palermo ricorda i Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace

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Si è svolta a Palermo presso il monumento ai Caduti di Villa Bonanno la celebrazione della “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, nella ricorrenza della strage di Nassiriya.

Presenti alcuni familiari dei Caduti e numerose Autorità Civili e Militari, il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, il comandante interregionale Carabinieri “Culqualber”, Gen. C.A. Giovanni Truglio, e il comandante Militare dell’esercito in Sicilia, Gen. B. Francesco Principe. Deposta una corona d’alloro presso il monumento dedicato alle Vittime nelle Missioni di Pace all’estero.
Su invito del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia e del Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, il Corpo Militare ACISMOM è stato rappresentato dal 1’ Cap. comm. Paolo TAORMINA.

Numerose le rappresentanze delle altre FFAA, della GdF e della Polizia Municipale.
Mons. Vincenzo Manzella, vescovo emerito di Cefalù, ha celebrato una messa in suffragio di tutti i Caduti nella Chiesa di San Giacomo dei Militari.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al ministro della Difesa Guido Crosetto. “Nella Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace – dice il Capo dello Stato – il pensiero va a coloro che, animati da profondo senso del dovere, dedizione e coraggio, hanno donato la propria vita per l’Italia e per i valori della pace e della cooperazione internazionale”.
“A ventun anni dal tragico attentato di Nassiriya, rinnoviamo la memoria dei 19 italiani che persero la vita in quell’orribile atto di violenza, insieme agli iracheni che condivisero il medesimo tragico destino, e con loro, quella di tutti i caduti nelle missioni internazionali. La loro morte richiama il valore dell’impegno per la costruzione di un mondo più giusto, libero dalle atrocità della guerra e dal peso dell’oppressione”, prosegue MAttarella.
“Il ritorno di conflitti su larga scala e il crescere di tensioni che minacciano la sicurezza collettiva, sottolineano il ruolo delle missioni internazionali per costruire ponti di dialogo e arginare la violenza”.

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