Una barca a vela era stata trovata arenata sul lungomare di Cefalù domenica mattina. Il ritrovamento aveva suscitato molti interrogativi, soprattutto sul destino dell’imbarcazione e sul motivo del suo arrivo sulla costa. Ma finalmente il caso sembra essere stato risolto. La ricostruzione dei fatti ha chiarito la provenienza della barca e il suo tragico percorso: partiti dal porto di Arbatax, i membri dell’equipaggio erano stati sorpresi da una burrasca nel Tirreno, e salvati la notte del 26 novembre scorso dai militari della Capitaneria di Porto.
La burrasca e la barca alla deriva
Secondo quanto ricostruito, la barca a vela era stata lasciata alla deriva perché impossibile trasportarla in condizioni di mare agitato. Dopo il salvataggio dei membri dell’equipaggio, l’imbarcazione aveva continuato a navigare senza controllo, percorrendo diverse miglia, fino a spiaggiarsi a Cefalù. La sua presenza sulla spiaggia, senza equipaggio, aveva suscitato il mistero che ha tenuto banco per giorni. Tuttavia, adesso tutto sembra chiaro: si tratterebbe di un caso fortuito, causato dal maltempo e dalla difficoltà di recuperare la barca in mare.
Il mistero si è davvero risolto?
Anche se la vicenda sembra essersi conclusa, restano alcuni dubbi. La tempistica e le circostanze del recupero sono stati relativamente rapidi, ma le condizioni del mare e la posizione della barca suscitano comunque qualche interrogativo. È stato davvero solo il maltempo a spingere l’imbarcazione verso Cefalù, o ci potrebbero essere altre dinamiche in gioco?
Nonostante queste perplessità, la verità sembra essere quella ufficiale: una burrasca ha costretto l’equipaggio ad abbandonare la barca e a lasciare che il mare la trasportasse fino alla costa siciliana. Il mistero, quindi, potrebbe essere effettivamente risolto, ma come spesso accade, la curiosità rimane.