Addio allo scultore Arnaldo Pomodoro. Tra i suoi progetti anche la porta della Cattedrale di Cefalù (mai realizzata),

Il mondo dell’arte saluta Arnaldo Pomodoro, scomparso il 22 giugno a Milano alla vigilia dei suoi 99 anni. Figura centrale della scultura del secondo Novecento, Pomodoro lascia un’eredità che va ben oltre l’immaginario visivo delle sue celebri Sfere, divenute icone internazionali. Il suo lavoro, teso tra rigore geometrico e tensione visionaria, ha scandagliato la materia come un territorio simbolico, scavato e inciso alla ricerca di una struttura profonda dell’universo.

Formatosi inizialmente come geometra, e poi orafo, Pomodoro abbracciò la scultura come forma totale, sviluppando un linguaggio plastico riconoscibile e stratificato. Fu tra i fondatori del gruppo Continuità accanto a Lucio Fontana, e sin dagli anni Cinquanta elaborò un segno che fondeva scrittura, architettura e utopia. Le sue opere abitano spazi pubblici e museali in tutto il mondo, da Roma a Los Angeles, da Milano a Tokyo.

Pochi sanno che Pomodoro aveva anche progettato la porta monumentale per la Cattedrale di Cefalù, uno dei suoi progetti più ambiziosi, che tuttavia non fu mai realizzato. Un’opera pensata come soglia simbolica tra il tempo e la trascendenza, sintesi perfetta della sua poetica, dove il sacro incontra il segno inciso nella materia.

La Fondazione Arnaldo Pomodoro – da lui fortemente voluta e concepita come luogo vivo di elaborazione culturale – continuerà a trasmettere e rinnovare la sua visione. “L’artista non può essere celebrato come un unicum”, scriveva Pomodoro, convinto che ogni opera sia parte di un tessuto collettivo. Per questo il suo lascito più profondo non è solo la materia delle sue sculture, ma un’idea di arte come pensiero attivo, aperto al futuro, alle giovani generazioni, al confronto.

Con la sua scomparsa, l’arte contemporanea perde una delle sue voci più autorevoli e instancabilmente fertili. Ma l’Ingresso nel labirinto resta aperto: è una soglia che conduce, ancora, al cuore pulsante della forma.

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