Il burro fa bene o male a chi ha il colesterolo? La risposta non è univoca. Gli esperti, infatti, sono divisi. C’è chi sostiene che fa male perché è un concentrato di grassi di origine animale. Un alimento, insomma, che può aumentare il rischio cardiovascolare. L’aumento del livello di grassi nel sangue, infatti, è uno dei fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari. I principali grassi circolanti nel sangue sono colesterolo e trigliceridi. Secondo l’Istituto superiore di Sanità la causa dell’eccesso di colesterolo è un’alimentazione troppo ricca di grassi saturi tra cui quelli animali come il burro. Quanti sostengono che il burro fa male preferiscono i grassi monoinsaturi come l’olio d’oliva. Se il consumo di olio di oliva supera di molto quello del burro, si può ridurre il colesterolo nel sangue fra il 5% e il 10%. In cento grammi di burro si trovano 250 milligrammi di colesterolo. Secondo l’associazione italiana lattiero casearia, invece, «consumando la quantità di 10 grammi di burro suggerita dai nutrizionisti, si può beneficiare in tutta tranquillità degli effetti positivi di questo alimento senza incorrere in rischi per la salute».
Come si prepara il burro? Come ingrediente occorre la panna fresca vaccina al 35% di grassi. Versarla in una bottiglia di plastica vuota da 1,5 litri. Chiudere la bottiglia con il tappo energicamente. Il composto appare irregolare, liquido, e la massa è grumosa e non omogenea. Lasciate raffreddare la panna in freezer per una decina di minuti. Il burro si formerà più velocemente perché le gocce di grasso assumono una consistenza solida in poco tempo. Posizionare un colino sopra a un contenitore. Filtrare il composto. Il liquido filtrato sarà il latticello che si potrà utilizzare per la preparazione di dolci. La parte che rimarrà sopra al colino è il burro. Con un litro e mezzo di panna fresca si ottengono in genere 200 g di burro. Trasferire il burro in una vaschetta e conservare in frigorifero fino alla data di scadenza della panna.
Quali sono i benefici del burro? Contiene alti livelli di carotene che come antiossidante combatte le malattie nel corpo in quanto aiuta il sistema immunitario a battere le infezioni. L’acido linoleico coniugato che si trova nel burro è una sostanza che è in grado di aiutare nella prevenzione del cancro. Il burro contiene anche i glicosfingolipidi che proteggono il corpo contro tutta una serie di problemi gastrointestinali, tra cui le infezioni batteriche. La presenza di vitamina A aiuta chi ha problemi alla tiroide. Il beta-carotene, che si trova in livelli elevati nel burro, è da sempre stato riconosciuto un nutriente essenziale per la salute degli occhi. Ritarda, infatti, l’insorgenza della cataratta e diminuisce le probabilità di degenerazione maculare. Nel burro si trova una sostanza rara che si chiama fattore Wulzen (o fattore di rigidità). Protegge il corpo dalla calcificazione delle articolazioni, che porta all’insorgenza dell’artrite. Questo fattore di rigidità si trova solo nei grassi animali come panna o latte non pastorizzati. Il burro è anche ricco di minerali essenziali come manganese, zinco, rame e selenio. Sono tutti importanti per mantenere la salute delle ossa, la stimolazione della guarigione ossea e la ricrescita. Mangiare il burro in grandi quantità, comunque, può portare ad aumento di peso. Ma anche problemi di salute connessi, in particolare nel contesto di una dieta di alto contenuto calorico. Le persone che soffrono di allergie al latte dovrebbero evitare questo alimento, perché è un prodotto lattiero-caseario e ha proteine che possono causare reazioni allergiche in persone sensibili a questo cibo.