Questa mattina una delegazione del COISP, composta dal Segretario provinciale di Palermo Sergio Salvia, il Segretario Nazionale Nicolò Di Maria ed il Segretario Generale Regionale Maurizio Senise hanno avuto un incontro con il Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani.
Nella giornata di ieri, invece, una delegazione del COISP aveva incontrato il Questore di Agrigento Maria Rosa Iraci. A questo incontro era presente anche il segretario provinciale di Agrigento del Coisp, Paolo Falsone. Con il Questore agrigentino è stata affrontata la questione legata ai frequenti sbarchi di migranti nelle ultime settimane sul territorio agrigentino. Sulla questione Senise e Falsone hanno evidenziato i carichi di lavoro estenuanti svolti dagli appartenenti alle Forze di Polizia e dal personale sanitario.
«La gestione e la dovuta accoglienza di uomini e donne provenienti in prevalenza dal nord Africa alla ricerca di un futuro migliore – commenta Senise – non può rappresentare, esclusivamente, una priorità solo per le Forze di Polizia, riducendo un fenomeno epocale come quello immigratorio ad un mero problema di ordine pubblico. In questi giorni – prosegue Senise – la professionalità e lo spirito di servizio non è mai venuto meno agli uomini ed alle donne della Polizia di Stato che continuano a sobbarcarsi di carichi di lavoro spossanti come nel caso del personale della Polizia Scientifica che svolge le procedure di identificazione per ogni migrante sbarcato sull’Isola. È inammissibile che il personale di Polizia non possa disporre ancora oggi di mezzi tecnici adeguati ad affrontare un’emergenza che non sembra arrestarsi, continuando ad essere impiegato, massicciamente, in ore di lavoro straordinario che, nelle migliori previsioni, potranno essere remunerate solo dopo diversi anni. Chiediamo più rispetto per gli uomini e le donne in divisa impegnati quotidianamente a garantire la sicurezza collettiva che talvolta si ritrovano ad essere bersaglio privilegiato di strumentalizzazioni politiche e di comunicazioni a mezzo stampa spesso non aderenti alla realtà dei fatti accaduti». (Nella foto l’incontro di oggi con il Prefetto di Palermo)