Ente Parco delle Madonie: sentenza sui danni da fauna selvatica. Nota del Presidente

La sentenza stabilisce un principio cardine, ovvero quello che il Parco non è il presunto colpevole per i danni da fauna selvatica e soprattutto ristabilisce che si tratta di indennizzo e non risarcimento.
Non è solamente una differenza di termini che possono apparire similari bensì stabilisce che il Parco agisce con un bilanciamento tra interesse della collettività verso la fauna e quella dei coltivatori alla preservazione delle loro attività. Poi voglio richiamare l’attenzione sul fatto che, la fauna selvatica incontrollata, causa danni anche a chi si trova fuori dai confini del parco e quelle aziende non hanno diritto ad alcuna forma di indennizzo. Inoltre dobbiamo sgombrare il campo sul fatto che il Parco è “colpevole” di tutti i mali del territorio e, di conseguenza “obbligato in solido” riguardo i danni.
Ovviamente voglio ribadire il fatto che non stiamo con le mani in mano in attesa degli eventi. Stiamo procedendo, tra vari stop and go, determinati dal periodo pandemico, ad effettuare le operazioni previste dal “Piano di Controllo della fauna selvatica” (suidi in particolare), approvato e finanziato dalla Regione Sicilia. Siamo al lavoro, di concerto con gli uffici dell’Assessorato Territorio e Ambiente alla definizione di un altro piano di monitoraggio e controllo che riguarda i Daini.
Siamo partecipi degli incontri tenuti dal tavolo interassessoriale (Assessorato Agricoltura – Assessorato Ambiente) che si occupa di trovare una soluzione definitiva (si spera) problema della fauna problematica. Sono consapevole che il problema è reale, ma la garanzia che posso fornire è che c’è la massima attenzione da parte del Governo Regionale, in primis nella persona dell’Assessore Cordaro.

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