Dopo il TAR, anche il Consiglio di Giustizia Amministrativa, nella Camera di Consiglio dell’8 settembre scorso, ha respinto la richiesta di RFI di annullamento delle note con cui il Comune di Cefalù ravvisava ” … l’impossibilità di porre in essere, in assenza dei dovuti chiarimenti, gli atti richiesti”, consistenti nella emanazione dell’ordinanza di disciplina del traffico, propedeutica alla realizzazione delle opere di scavo in Vallone Spinito.
Il CGA, in sentenza, dà atto della posizione del Municipio, per il quale occorre individuare ”…scelte condivise, nell’ottica del più rapido completamento dell’opera e al contempo del rispetto delle legittime preoccupazioni che sono quelle di una intera Comunità e non solo, quelle, parimente legittime, dei proprietari degli immobili siti in contrada Vallone Spinito”, derivandone la richiesta dell’Ente, di“… una nuova progettualità che, in variante al progetto definitivo approvato l’11/02/2004, preveda una diversa localizzazione della rampa di sicurezza”.
Ritenendo, nella fase cautelare, ”recessivo” il danno economico lamentato da RFI, ha quindi ritenuto di dare primaria tutela agli ”…interessi che occorre adeguatamente ponderare” e che consistono nella ” tutela della sicurezza dei cittadini” e nel ”…miglioramento del livello di efficienza del trasporto ferroviario ”.
E si è, pertanto, limitato a stabilire una più celere fissazione dell’udienza di merito, che si terrà nel marzo del prossimo anno.
Un ulteriore lasso di tempo entro il quale, con il criterio della ragionevolezza, possono trovarsi quelle soluzioni che permettano di portare avanti l’opera di raddoppio con sollecitudine, senza arrecare danno alla comunità cefaludese.