Da alcuni anni un comune siciliano è meta di fotografi e amanti della natura. Fra le sue mura crescono spontaneamente migliaia di tulipani rossi. Nascono in un campo coltivato a grano, tra mandorli ed alberi di ulivo. Per chi vi arriva è uno spettacolo senza uguali. Questi tulipani sono resistenti alle operazioni di aratura dei terreni perchè la posizione dei bulbi è a circa 50 cm di profondità. Sono tulipani selvatici che fioriscono in genere tra marzo e maggio. Stiamo parlando di Blufi, un comune di un migliaio di abitanti che sorge a 726 metri sul livello del mare.
Cosa vedere a Blufi?
Il luogo più importante di Blufi è senz’altro il Santuario dedicato alla Madonna dell’Olio. Sorge a 3 km dal paese. La chiesa è d’impianto settecentesco. Possiede una elegante facciata settecentesca. Il capanile a vela è stato demolito negli anni Sessanta e sostituito con un uno in cemento armato. Un fatto che ha stravolto l’armonia originaria. L’interno del santuario è decorato con pregevoli stucchi del 1841. Vi si trovano due pregevoli statue lignee. Anzitutto la Madonna dell’Olio che è opera dello scultore gangitano Filippo Quattrocchi. Una seconda statuta è di San Giuseppe ed è attribuita al Bagnasco. Tra i luoghi da visitare a Blufi c’è anche la Rocca di Marabuto. Con molta probabilità è una tomba risalente alla dominazione araba. E’ costituita da massi accatastati. Secondo una leggenda fra queste pietre abiterebbe un fantasma.
La festa più importante di Blufi
La festa più importante di Blufi è quella dedicata alla madonna dell’Olio. Si celebra il martedì dopo la Pentecoste e nel giorno di ferragosto. Il martedì dopo la Pentecoste si tiene un pelleginagio di devoti al santuario. La festa del 15 agosto, invece, è preceduta da una solenne Quindicina. Per l’occasione ogni mattina, all’alba, arrivano numerosissimi pellegrini, dai paesi vicini. Molti vi arrivano a piedi scalzi, per ascoltare la Messa con omelia e cantare le lodi di Maria. Il 14 agosto nel pomeriggio si tiene il Pellegrinaggio dalla Parrocchia Cristo Re. Nel pomeriggio del 15 agosto si svolge la tradizionale rappresentazione “A Spartenza dell’urtima aria”. E’ una degustazione di prodotti tipici: “quagliata”, tuma, ricotta e pane cunsato.
Cosa mangiare a Blufi?
Per chi arriva a Blufi è d’obbligo mangiare la tuma. E’ un formaggio tipico siciliano. Il termine indica un determinato grado di stagionatura. Ha un inconfondibile sapore. La tuma si trova in molte ricette della tradizione siciliana. La si trova nella scacciata e negli arancini ma anche in alcuni gustosi timballi. La tuma si può preparare come antipasto ed in questi caso veiene fritta. Può trasformarsi anche in ripieno per panzerotti gustosi. la tuma può arricchire la pizza e a Polizzi viene utilizzata nel ripieno dello Sfoglio.