Mangiare vermi: quali si possono mangiare e quali bisogna evitare

Mangiare vermi può accadere senza che ce ne accorgiamo. Ogni giorno che passa i giornali ci informano dei tanti prodotti nei quali vengono trovati dei vermi. A volte questo accade per il cattivo stato di conservazione degli alimenti ma altre volte per colpa delle aziende che li hanno prodotti non in un regime si assoluta sicurezza alimentare. Quando non ci accorgiamo della presenza dei vermi finiamo col mangiarli senza nemmeno accorgecene. Altre volte scorgiamo questi minuscoli esseri nella pasta, nel pane, nello zucchero, nel caffè e persino nelle spezie e nella frutta secca e finiamo col buttare questi cibi.

Mangiare vermi non sempre fa male. Nei casi più gravi può portare ad una intossicazione batterica. I vermi della pasta, per fare un esempio, non sono pericolosi e non fanno male alla salute tanto che  questi vermi sono spesso allevati a scopo commerciali. Esistono anche studi scientifici. Da qualche anno L’Unione Europea ha autorizzato il primo insetto per il consumo umano, si tratta delle larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio che sono conosciute come le tarme della farina. La stessa Unione Europea ha già autorizzato la vendita dei grilli domestici (Acheta domesticus) come nuovo cibo da portare a tavola.

Mangiare vermi a volte può essere molto pericoloso e accade quando si insediano nell’intestino e causano problemi di tipo gastro-intestinale. Si trovano nelle carni crude o poco cotte e nei cibi contaminati dalle uova dei vermi intestinali. I sintomi a cui si va incontro sono diarrea mucosa e/o sanguinolenta ma anche malessere addominale. Per la diagnosi bisogna fare un esame colturale delle feci.  Alcuni pensano che questi vermi si possono mangiare per sbaglio solo nei paesi poveri. In Italia i vermi dei bambini interessano un bambino su due in età pediatrica.

Mangiare vermi della frutta a volte può portare seri problemi. Si possono prendere malattie come la Escherichia coli, la Salmonella o la Miasi. Quando si trovano vermi nella frutta significa che è stata contaminata da larve di mosche. Questi vermi possono avere una lunghezza che varia dai 3 millimetri ai 12. Le loro femmine possono deporre oltre 100 uova. Tra le malattie che provocano la più pericolosa è la miasi che porta le larve a sopravvivere dentro l’organismo finendo per mangiare i tessuti. I sintomi variano dal vomito al sanguinamento dal retto e ai dolori addominali. A volte, però, questa malattia non presenta sintomi. Ci si deve a questo punto allarmare quando all’interno delle feci si nota la presenza di larve.

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