Un casinò siciliano entro l’anno: la regione vuole sfruttare l’indotto miliardario

L’Italia ha storicamente una forte passione per i casinò e il gioco d’azzardo. Queste attività ludiche sono nate dapprima negli Stati Uniti d’America, per poi diffondersi in Europa e quindi nel Bel Paese molti decenni fa. Oggi infatti, il gambling si afferma come una delle discipline sportive di abilità mentali più in ascesa nel territorio italiano – patria di storia, cultura e tradizione.

Per diversi motivi, il Nord Italia è la zona in cui i casinò fisici legali si sono sviluppati maggiormente e più in fretta nel corso degli anni. Di fatti, al primo posto in questa speciale classifica c’è la Lombardia, che alcuni recenti studi la evidenziano come la regione italiana in cui si gioca di più e si spendono più soldi per il gioco d’azzardo. Proprio in queste zone infatti si trovano i 4 casinò statali, i più storici ed importanti del paese: il Casinò di Campione d’Italia, il Casinò di Venezia, il Casinò di Saint-Vincent e il Casinò di Sanremo. Considerati le punte di diamante del gioco d’azzardo in Italia, questi luoghi attirano ogni anno migliaia di giocatori da tutto il paese e anche da nazioni europee confinanti.

La situazione al Sud, invece, presenta un vuoto significativo, con i giocatori costretti a percorrere lunghe distanze per un’esperienza di gioco dal vivo degna di nota. Sebbene ci siano numerose sale scommesse e slot machine autorizzate dal governo, il Sud Italia è ancora privo di casinò statali, perdendo così gli introiti miliardari generati dall’industria del gioco d’azzardo e le sue connesse attività economiche.

Tuttavia, decisamente a sorpresa, al secondo posto delle regioni italiane in cui si gioca maggiormente d’azzardo c’è proprio la Sicilia. Basti pensare che la cifra annuale media spesa dagli abitanti di questa regione per il gioco d’azzardo è di 8,67 miliardi di euro. Nel 2022, Palermo ha registrato la spesa più elevata con 2 milioni di euro. E a quanto sembra, questo è solo l’inizio.

Casinò e gioco d’azzardo: la situazione in Sicilia

Nonostante la chiara inclinazione verso il gioco d’azzardo nella regione siciliana – a cui in realtà si aggiunge anche la stessa Campania – la mancanza di sale da gioco in regola fa sorgere molti interrogativi. Ne nasce quindi un problema da risolvere: la scelta di optare per casinò online impedisce lo sviluppo dell’intera economia legata all’industria del gioco d’azzardo, un settore che coinvolge enormi flussi finanziari sia nelle sale fisiche che online. Le sale fisiche predominano nel Nord, mentre al Sud la presenza fisica è limitata, spingendo i giocatori verso le piattaforme online e limitando gli introiti derivanti dall’indotto miliardario del gioco d’azzardo.

L’avvento delle nuove tecnologie e delle intelligenze artificiali ha fatto sì che sempre più curiosi – ma anche chi già prima giocava d’azzardo – si affacciassero alle versioni online dei casinò. D’altronde, la facilità e la comodità di accesso erano, e sono tutt’ora, un’opportunità troppo ghiotta per chi come gli abitanti del Sud Italia ha difficoltà a raggiungere strutture fisiche idonee.

La tendenza al gioco d’azzardo online regolamentato ha però sbloccato qualcosa. Dopo aver sperimentato su piattaforme virtuali – ad esempio su casinomonkey.it – sempre più giocatori hanno sviluppato un interesse concreto per le esperienze fisiche dei casinò. Negli ultimi anni infatti, i numeri sul gioco d’azzardo in Sicilia hanno registrato una crescita significativa, alimentando la grande speranza che gli abitanti sognano da decenni: un nuovo casinò statale in Meridione entro la fine dell’anno 2024.

Questa idea, che nel tempo sta diventando un vero e proprio obiettivo regionale, non è assolutamente nuova. La questione di introdurre un casinò fisico nel Sud Italia nasce ormai quasi un secolo fa, quando questa disciplina arriva per la prima volte nel Bel Paese. Nel tempo infatti sono state avanzate molteplici proposte in tal senso provenienti dal Sud Italia, a partire addirittura dagli anni ’30 quando Palermo fu considerata come possibile sede. Successive proposte nel 1960 riguardarono Taormina, mentre nel 2014 l’Assemblea Regionale Siciliana indicò Mondello come possibile sede. Tuttavia, com’è facile intuire, nessuna di queste proposte ha avuto successo a causa di ritardi amministrativi e ostacoli burocratici.

La nuova idea siciliana: un casinò ad Agrigento

Negli ultimi mesi, le indiscrezioni indicano come possibile nuova proposta la città di Agrigento, sulla costa Sud della Sicilia. Questa sede, già nominata Capitale Italiana della Cultura 2025, attrae turisti con la sua ricca storia, inclusa la maestosa Valle dei Templi e la suggestiva Scala dei Turchi: il panorama sarebbe dunque, senza ombra di dubbio, un qualcosa di unico rispetto al contesto nordico. La proposta di un casinò ad Agrigento potrebbe quindi non solo portare benefici turistici, ma anche contribuire in modo significativo all’economia locale creando centinaia di nuovi posti di lavoro.

Come anticipato sopra infatti, l’importanza economica dell’industria del gioco d’azzardo è un aspetto cruciale da considerare. In Italia, il denaro generato online nel settore del gambling supera gli 8 miliardi di euro annui, rappresentando una fetta significativa dell’economia nazionale. L’introduzione di casinò fisici nel Sud potrebbe ulteriormente alimentare questo indotto miliardario, portando cospicui vantaggi non solo al governo italiano ma anche all’intera comunità locale: dalla creazione di posti di lavoro alla stimolazione del settore turistico, fino all’ulteriore promozione dell’economia locale. L’apertura di una struttura del genere ad Agrigento potrebbe portare una nuova vitalità economica, attirare investimenti e rivitalizzare l’industria turistica, contribuendo in modo significativo allo sviluppo socio-economico della regione.

La speranza di avere un casinò siciliano nel 2024 rappresenta quindi oggi un obiettivo sempre più concreto, una sorta di traguardo sociale ed economico per la regione e per l’intero Sud Italia. Resta da vedere se le proposte si concretizzeranno, ma l’entusiasmo e l’interesse generati sottolineano l’importanza di esplorare nuove opportunità per sfruttare appieno il potenziale dell’industria del gioco d’azzardo anche nel Sud Italia.

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