Una ragazzina del primo anno di una scuola superiore di Enna è stata brutalmente aggredita da cinque coetanei nei pressi dell’istituto, scatenando un’allerta nella comunità locale. La giovane è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, dove le è stata diagnosticata una prognosi di cinque giorni.
La violenta aggressione ha lasciato la vittima con un trauma cranico e all’addome, una cervicalgia da contraccolpo e una lesione alla gamba. L’ospedale ha reagito presentando un esposto-segnalazione al Tribunale dei minori contro gli aggressori, avviando così un processo legale contro di loro. Attualmente, la Polizia sta conducendo un’indagine approfondita sul caso.
Il dirigente della scuola ha preso misure immediate, sospendendo gli aggressori e vietando loro la partecipazione a eventuali gite. Questa decisione mira a garantire la sicurezza degli studenti e a impedire eventuali ripetizioni di comportamenti violenti.
Curiosamente, proprio nel momento in cui si verificava l’aggressione, un criminologo dell’Università Kore di Enna stava svolgendo un corso sulla tematica del bullismo e del cyberbullismo, rivolto agli studenti delle scuole superiori. Questo evento rafforza l’importanza di affrontare e prevenire il bullismo nelle istituzioni educative, sottolineando l’urgenza di sensibilizzare gli studenti su queste problematiche.
La comunità locale si è mobilitata per condannare l’atto violento e chiedere giustizia per la giovane vittima. L’episodio solleva nuovamente la questione della sicurezza nelle scuole e sottolinea l’importanza di promuovere un ambiente educativo positivo e libero da violenza.