Si è svolta a Cefalù la seconda edizione di “Semi di Legalità”. Un evento organizzato dai Servizi Pastorali Sociale e del Lavoro e Giovanile, in collaborazione con il Gruppo Giovani Missionari, il Forum Oratori, il Progetto Policoro e la Cooperativa Il Segno. L’iniziativa ha coinvolto oltre 500 studenti delle scuole superiori della città, offrendo un’importante occasione di riflessione sui temi della giustizia, della legalità e della prevenzione.
L’evento, ispirato alla figura di don Pino Puglisi – le cui reliquie sono state ospitate nella Cattedrale di Cefalù –, si è svolto a pochi giorni dal 23 maggio, una data simbolica per la memoria delle vittime di mafia. Durante l’incontro, gli studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con personalità di rilievo come Claudia Caramanna, Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, il Maggiore Marco Dal Bello, Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Cefalù, e Vincenzo Ceruso, allievo di don Puglisi e autore del libro “Don Pino Puglisi. A Mani Nude”.
Claudia Caramanna ha sottolineato l’importanza dell’esempio delle vittime di mafia, definendole “persone normali che hanno compiuto il proprio dovere fino in fondo”, un impegno che dovrebbe essere condiviso da tutti nella quotidianità. Il Maggiore Marco Dal Bello ha evidenziato la necessità di un dialogo costante e di una stretta collaborazione tra cittadini e istituzioni, illustrando il lavoro quotidiano dei Carabinieri nel controllo del territorio e nella prevenzione dei crimini, che contribuisce a creare un senso di sicurezza tra la popolazione.
Vincenzo Ceruso ha condiviso toccanti episodi di vita vissuti accanto a don Puglisi, enfatizzando il concetto di libertà come partecipazione attiva alla costruzione di un mondo migliore. Secondo Ceruso, don Puglisi ha incarnato i valori del Vangelo nella sua vita quotidiana, sfidando apertamente la mafia con il suo impegno concreto.
Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù, ha concluso l’evento ripercorrendo due momenti chiave di cambiamento sociale e nella Chiesa: gli anni della contestazione del 1968 e il biennio 1992-1993. Ha affermato che oggi è il tempo del dialogo, non della contrapposizione, un tempo in cui i giovani cercano risposte sul loro futuro e sul futuro del pianeta. Mons. Marciante ha descritto don Pino Puglisi come un “Santo sociale” che ha posto come pilastri della sua vita il Vangelo e l’uomo, un Vangelo rivoluzionario capace di trasformare la vita delle persone e di suscitare timore nella mafia.
Luca Li Vecchi, presidente della Cooperativa Verbumcaudo, ha presentato l’esperienza della gestione di beni confiscati alla mafia, sottolineando l’importanza del lavoro della cooperativa di comunità. Ha parlato delle opportunità offerte ai giovani del territorio, denunciando una delle ingiustizie più gravi che colpisce i giovani in Sicilia: la mancanza del diritto di scegliere di restare nella propria terra.
L’incontro “Semi di Legalità” ha rappresentato un momento di crescita e di consapevolezza per i giovani studenti di Cefalù, fornendo loro gli strumenti per diventare cittadini attivi e consapevoli, pronti a impegnarsi per la giustizia e la legalità.
L’esempio di don Pino Puglisi e le testimonianze degli ospiti hanno lasciato un segno profondo, ispirando i partecipanti a proseguire nel cammino della legalità e della giustizia sociale.