“Roma e il suo doppio”: mostra fotografica di Maria Sole Stancampiano alla Galleria fino al 14 Luglio.
Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa di Vittorio De Sica, maestro del neorealismo italiano, Maria Sole Stancampiano ci conduce in un viaggio nella Roma del secondo dopoguerra. La mostra “Roma e il suo doppio”, ospitata alla Galleria di Cefalù, ripropone il set di “Ladri di biciclette” attraverso una serie di scatti che confrontano la Roma del film con quella contemporanea.
Geniale la scelta del piccolo formato delle opere esposte. Che porta il visitatore ad immergersi letteralmente nella Roma raccontata da De Sica. In un gioco di rimandi tra l’attualità e quel periodo così drammatico ma anche così esaltante.
Negi scatti da Maria Sole rivive il dramma di Antonio Ricci festeggia, attacchino di manifesti del cinema … conosciamo la triste storia, Antonio sta incollando il manifesto di Gilda quando gli rubano la bicicletta … Quella bici oggi fotografata casualmente nello stesso posto, i vicoli, il tunnel … oggi come allora ci fanno rivivere una Roma forse rimasta uguale in tanti suoi luoghi.
L’artista, infatti, evita il cliché della “grande bellezza” di Roma per esplorare una città complessa e plurale, che ostenta il suo rango storico ma mostra anche i segni del decadimento. Dichiara Maria Sole in una sua intervista “Roma è una città che si offre a chiunque la guardi. È seducente ma complessa. I romani sono accoglienti ma distaccati, consapevoli di vivere nella ‘città eterna’.
Io mi concentro sull’altra Roma, quella dell’anonimato, dei sobborghi e del mondo operaio. Come l’attacchino del film di De Sica, oggi i rider usano la bicicletta per lavorare e la devono proteggere dalla criminalità urbana”.
Una mostra che affonda le radici in un progetto accademico ideato presso l’Università Complutense di Madrid, col fotolibro Roma y su doble (anche alla mostra).
Ma non anticipiamo altro. Solo l’invito a visitare una mostra imperdibile.
Sotto Maria Sole con la mamma, nota giornalista.