Pietro Serio: Il pasticcere cefaludese con la passione del calcio nel cuore

Pietro Serio, un nome che è diventato sinonimo di dolcezza, tradizione e passione per Cefalù. Nato il 2 gennaio 1945 in una famiglia di tradizioni radicate nel cuore della Sicilia, Pietro ha segnato la storia gastronomica e sociale della sua città, portando nel mondo l’autenticità dei dolci siciliani. Con una carriera che ha attraversato più di quattro decenni e un impegno costante verso la qualità e la tradizione, Pietro è riuscito a far crescere la sua pasticceria, trasformandola in un simbolo non solo di Cefalù, ma di tutta la Sicilia. Un uomo semplice, ma con una passione enorme per il suo lavoro, la sua famiglia e la sua città, Pietro ha saputo conquistare il cuore di tutti, non solo con i suoi dolci, ma con la sua generosità e dedizione.

Le origini e la giovinezza di Pietro Serio

Pietro nasce a Cefalù da Giuseppe, calzolaio-ciabattino che lavorava in Corso Ruggero 189, e da Marietta, donna di casa che trasmette al figlio la passione per le tradizioni locali. La sua infanzia è segnata dal mare e dalle tradizioni tipiche del suo paese, come il presepe natalizio e le celebrazioni del Carnevale, che la madre custodisce gelosamente. Fin da piccolo, Pietro è immerso in un contesto familiare che ama e rispetta profondamente le usanze locali, che sono ben radicate nella sua quotidianità. Le voci dei pescatori che si affacciano sul mare, le preghiere delle mogli che attendono il ritorno delle barche e la vivacità delle lavandaie al lavatoio medievale, sono immagini che resteranno per sempre impresse nella sua mente.

A soli otto anni, Pietro inizia a frequentare il laboratorio di pasticceria di Don Pietro Cangelosi, un altro importante punto di riferimento della tradizione gastronomica locale. L’inizio del suo percorso lavorativo inizia così in un laboratorio, ma non è immediatamente convinto che quello sia il mestiere che desidera seguire. Nonostante ciò, l’esperienza al fianco di Don Pietro gli consente di apprendere i primi rudimenti della pasticceria, una passione che inizia a crescere dentro di lui. Tuttavia, a 16 anni, sente la necessità di allontanarsi da Cefalù per cercare nuove opportunità. Si trasferisce a Gallarate, un cambiamento che segna un nuovo capitolo della sua vita.

Il ritorno a Cefalù e l’inizio dell’attività di pasticceria

Nel 1961, a soli 16 anni, Pietro si trasferisce a Gallarate, dove lavora in fabbrica per qualche anno. La sua permanenza in Lombardia segna anche l’inizio di una passione parallela: il calcio. A 18 anni, Pietro diventa arbitro di calcio, un ruolo che gli consente di entrare nel mondo sportivo, ma anche di sviluppare un legame sempre più forte con la sua terra e le tradizioni sportive della sua città natale.

Nel 1965, la necessità di adempiere agli obblighi militari lo porta a Milano, dove completa il servizio e si immerge ulteriormente nella cultura del nord Italia. Nonostante i tanti cambiamenti e il distacco dalla Sicilia, Pietro non smette mai di pensare alla sua Cefalù e alla sua famiglia. La Sicilia gli manca, ma è anche l’amore per la sua città che lo spinge a tornare a casa una volta concluso il suo servizio militare. È qui che la sua carriera inizia a prendere una piega più concreta. Pietro riprende a lavorare con Don Pietro Cangelosi nel laboratorio di pasticceria e sente che finalmente sta seguendo la strada giusta.

Nel 1970 sposa Anna Castronovo, con cui condividerà la sua vita e, successivamente, la sua attività. Un anno dopo, con la complicità della moglie, inaugura la sua prima pasticceria, la “Pasticceria Pietro Serio”, il 14 agosto 1971. Il negozio apre in viale Margherita, oggi via Aldo Moro, un luogo che ben presto diventa un punto di riferimento per la comunità cefaludese e non solo. La qualità dei suoi prodotti e la sua passione per la tradizione rendono la pasticceria Serio un angolo di eccellenza gastronomica nella città.

Crescita e successo: dalla piccola attività alla fama nazionale

Nel corso degli anni, Pietro Serio non solo consolida la sua posizione a Cefalù, ma riesce a far crescere la sua attività e a diffondere il nome della sua pasticceria in tutta la Sicilia e oltre. Nel 1979, Pietro trasferisce la sua pasticceria in un locale più grande in via Giglio, dove continuerà a far crescere la sua attività. L’amore per la qualità e l’artigianalità dei suoi dolci, unito a una dedizione assoluta al lavoro, lo rende famoso non solo tra i locali, ma anche tra i turisti che arrivano a Cefalù. La sua fama cresce di giorno in giorno, e ben presto i suoi cannoli, le cassate siciliane e i dolci tipici diventano un vero e proprio simbolo della tradizione gastronomica siciliana.

Nel 1996, la pasticceria celebra il 25° anniversario di attività, con una grande festa in Piazza Duomo, alla presenza di amici e colleghi. L’evento segna il culmine di un percorso che ha visto Pietro portare la sua pasticceria ad essere riconosciuta in tutta Italia. I “Cavernicoli”, Nico Marino, Pio Pollicino e Leandro Parlavecchio, amici di vecchia data, partecipano alla festa, rendendo omaggio a un uomo che aveva fatto tanto per la sua città e per la tradizione gastronomica siciliana. In quell’occasione, Pietro dimostra il suo spirito generoso e il suo amore per Cefalù, che ha sempre cercato di portare nel cuore del mondo, anche attraverso i suoi dolci.

Il legame con Cefalù e la passione per la tradizione

Pietro ha sempre mantenuto un forte legame con la sua Cefalù, anche quando il successo lo ha portato a viaggiare in Italia e all’estero. Durante i suoi viaggi, ha portato i suoi dolci e ha mostrato con orgoglio la sua Sicilia. In America, per esempio, ha portato una cattedrale di Cefalù realizzata con biscotti e cioccolato, un omaggio alla sua città natale che ha commosso chiunque l’abbia vista. I suoi cannoli e le cassate sono diventati celebri non solo per la loro bontà, ma anche per l’autenticità che Pietro ha saputo preservare. Gli emigranti siciliani che partivano dalla sua città non dimenticavano mai di portare con sé i dolci di Pietro, un segno di affetto per la loro terra.

Non solo dolci, ma anche un amore profondo per la cultura e le tradizioni locali. La pasticceria Serio è stata uno dei principali sponsor degli eventi che si svolgevano a Cefalù, contribuendo a celebrare la cultura e la storia della città. Tra questi, il Nastro d’Argento, un evento importante per la comunità, che ha visto sempre la partecipazione attiva di Pietro, dimostrando quanto la sua attività fosse parte integrante della vita sociale e culturale della città.

La chiusura dell’attività e il passaggio di testimone

Nel gennaio del 2013, dopo 42 anni di attività, Pietro Serio decide di ritirarsi e di godersi la meritata pensione. La sua decisione di chiudere l’attività è una scelta riflessiva, ma anche un segno della sua generosità e del desiderio di lasciare spazio ai figli. Giuseppe e Vincenzo, i suoi figli, decidono di proseguire l’attività di pasticceria, portando avanti l’eredità di Pietro e mantenendo viva la tradizione che il padre ha creato. Il nome “Pasticceria Serio” continua a essere sinonimo di qualità e passione, e il lavoro di Pietro rimane presente nelle mani dei suoi figli, che ne conservano lo spirito e l’amore per la loro terra.

Il ricordo di Pietro Serio: un’eredità che dura nel tempo

Oggi, Pietro Serio è ricordato non solo per i suoi dolci, ma anche per la sua dedizione alla famiglia, alla città di Cefalù e alla sua comunità. La sua generosità, il suo impegno e il suo amore per la tradizione sono valori che continuano a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto. Il 7 agosto, in occasione del terzo “Piano bar degli emigrati”, l’associazione dei cefaludesi nel mondo ha voluto premiare il tema “Pietro Serio” scritto dal pronipote Ignazio La Martina, un riconoscimento che celebra l’impatto che Pietro ha avuto nella sua città e oltre.

Il suo nome rimane legato a Cefalù, ai suoi dolci e alla sua passione per la vita. La sua eredità è quella di un uomo che ha saputo trasformare un mestiere in una missione, portando avanti il valore della famiglia, della tradizione e dell’amore per la propria terra. La sua storia è una fonte di ispirazione per le future generazioni, che possono imparare da lui il valore del lavoro, della generosità e della passione.

Pietro Serio non è stato solo un pasticcere, ma un vero e proprio ambasciatore della Sicilia nel mondo, e la sua memoria vive nel sorriso delle persone che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e nei dolci che continuano a raccontare la sua storia. La sua vita è una testimonianza di come la passione e l’amore possano trasformare una piccola impresa in un simbolo di cultura, tradizione e successo. Muore il 1° marzo del 2019.


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