Nel 1829, il pittore Alessio Consalvi immortalava una delle piazze più iconiche della Sicilia: la Piazza del Duomo di Cefalù. La sua opera, delicata e luminosa, è molto più di una semplice veduta architettonica: è una finestra aperta sul cuore pulsante della Cefalù ottocentesca, un borgo che già allora custodiva il fascino senza tempo del suo passato normanno.
Descrizione dell’opera
L’acquerello raffigura con precisione e armonia il Duomo di Cefalù, voluto da Ruggero II di Sicilia nel XII secolo. Le due torri campanarie si innalzano fiere, mentre la facciata romanico-normanna, con il suo elegante portico ad archi ogivali, si staglia contro il cielo limpido.
In primo piano, la fontana ottocentesca arricchisce la scena, con il suo basamento circolare e la scultura che sormonta il getto d’acqua. Ai lati, le facciate sobrie delle abitazioni e dei palazzi signorili raccontano di un’architettura funzionale ma elegante, segno della vita cittadina dell’epoca. La piazza, ampia e luminosa, sembra avvolta in un silenzio sospeso, dove il tempo scorre più lentamente.
La Cefalù del 1829: tra tradizione e cambiamento
Nel 1829, Cefalù era un piccolo centro marittimo della Sicilia borbonica, con una popolazione dedita principalmente alla pesca, all’agricoltura e alla lavorazione artigianale. Le strade erano percorse da carretti trainati da muli, e la piazza del Duomo rappresentava non solo il cuore religioso, ma anche sociale ed economico della città.
Il porto, seppur modesto, era un punto di scambio per merci e pescato, mentre la Rocca di Cefalù, imponente alle spalle del borgo, vegliava silenziosa come da secoli. La vita era scandita da riti religiosi, fiere e mercati, e la cattedrale normanna era il simbolo identitario della comunità.
Valore storico e artistico dell’opera
Il dipinto di Consalvi non è soltanto un documento visivo, ma anche un tassello prezioso per comprendere la Cefalù pre-industriale. L’uso leggero dell’acquerello trasmette un’atmosfera rarefatta, quasi poetica, che restituisce la percezione di un luogo rimasto inalterato nei secoli.
L’opera è particolarmente importante per gli studi storici e architettonici perché mostra dettagli della piazza e della fontana come apparivano nel XIX secolo, prima delle trasformazioni urbanistiche del Novecento.
Cefalù oggi: un ponte tra passato e presente
Osservando il lavoro di Consalvi e confrontandolo con la Cefalù di oggi, si comprende come la città abbia saputo preservare la sua identità. Il Duomo di Cefalù, oggi Patrimonio UNESCO, continua a dominare la piazza, meta di migliaia di visitatori da tutto il mondo. Le stesse strade, un tempo percorse da contadini e pescatori, oggi accolgono turisti, artisti e cineasti, testimoniando la continuità di un fascino che attraversa i secoli.