Trovare un modo “accettabile” per lanciare la procedura d’infrazione

Trovare un modo “accettabile” per lanciare la procedura d’infrazione per deficit eccessivo contro l’Italia. Questo l’obiettivo sul quale tutti i Paesi dell’Eurogruppo hanno dato pieno sostegno al lavoro che deve essere portato avanti dalla Commissione europea. Lo ha appreso l’agenzia Ansa, da fonti europee, a margine dell’Eurogruppo. Il ministro Tria all’Ue ha ricordato che “la Manovra non cambia: prevediamo che il debito scenderà”.

Roma ha intenzione di portare avanti il dialogo con la Commissione Ue sulla Manovra per trovare una soluzione accettabile per tutti, “muovendosi nell’ambito delle procedure Ue”. E invierà la sua risposta entro il 13 novembre come richiesto perché l’Italia non è una minaccia per la stabilità dell’Eurozona né per le regole Ue. E’ quanto riportato dall’agenzia Ansa, che cita fonti del Tesoro, dove si sottolineano i toni pacati all’Eurogruppo sulla “questione Italia”. Il nostro governo vuole infatti trovare una soluzione per diminuire le tensioni createsi con Bruxelles, con cui non c’è volontà di rottura ma di dialogo, sebbene continuino ad esserci divergenze sulle stime di Pil e deficit per l’anno a venire. Tria ha infatti illustrato di nuovo ai colleghi la logica della Manovra, e la necessità di rilanciare la crescita e ha difeso i suoi numeri.

“L’Italia non è una minaccia” – Tria ha quindi ricordato che l’Italia è d’accordo sul rispetto delle regole, che non vuole infrangerle, vuole evitare le tensioni su mercati e spread e proseguire con il dialogo alla ricerca di un compromesso. Il ministro ha però ribadito e difeso le ragioni della posizione espansiva scelta dal governo sulla Manovra, perché la si ritiene necessaria per rilanciare la crescita. L’Italia, ha sottolineato Tria, non rappresenta “una minaccia”.

“Il debito scenderà” – Quanto all’impegno a ridurre il debito pubblico, a cui la Commissione sembra non credere, Tria ha affermato: “C’è scritto nella nostra Manovra: le nostre stime sono che il debito scenderà di 4 punti percentuali nei tre anni”. “Noi speriamo che lo spread andrà giù quando la nostra strategia sarà state meglio compresa, quando spiegheremo meglio le nostre cifre e la nostra strategie e forse dopo il dialogo con la Commissione”.

Moscovici (Commissione Ue): “Ora aspettiamo la Manovra rivista” – Dall’Eurogruppo è giunto un “fortissimo sostegno” politico al lavoro che la Commissione Ue sta portando avanti sulla manovra dell’Italia e questo dimostra che a Bruxelles “non c’è una burocrazia oscura”. Lo ha detto il commissario Ue per gli affari economici Pierre Moscovici aggiungendo che ora “la palla è nel campo dell’Italia” e che “conta di ricevere un bilancio rivisto” entro il 13 novembre.

All’Italia “abbiamo chiesto un progetto di Bilancio nuovo e rivisto e le domande che abbiamo sollevato sono ancora sul tavolo”, ha affermato il commissario europeo agli Affari economici. “Se il deficit è tagliato o sale, se il debito è sotto controllo e se e come – ha ricordato – questa strategia sia in grado di alimentare la crescita”. Moscovici ha poi fatto sapere di aver già ricevuto risposte “costruttive” dagli altri cinque Paesi a cui sono stati chiesti chiarimenti e che la Commissione ne terrà conto nella formulazione delle opinioni che saranno rese note il 21 novembre prossimo.

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