Il succo di frutta è un «killer» silenzioso: risultati scioccanti da uno studio americano

I succhi di frutta sono generalmente considerati più salutari della limonata e della Coca. Uno scioccante studio americano rivela che quanti bevono succhi di frutta muoiono prima. I succhi di frutta mancano della fibra e delle sostanze fitochimiche contenute nell’intero frutto. Inoltre sono pieni di zucchero. Visto che è facile berli si corre il rischio di mangiare troppo zucchero.

Una ricerca americana scuote l’opinione pubblica annunciando che «Il succo di frutta è un killer silenzioso» che anticipa la morte. Per i ricercatori americani ogni 350 ml di bevande zuccherate il rischio morte aumenta dell’11%. Ogni altro bicchiere di succo di frutta nella stessa quantità aumenta il rischio di morte fino al 24%.

Il limite di questo studio è nel fatto che i soggetti che hanno partecipato alla ricerca non sono stati osservati durante il periodo di studio. Solo dopo sei anni si è visto chi era ancora vivo. Dei 13.440 soggetti, nei sei anni erano morti 1.168 partecipanti. 

Resta il fatto che altri studi hanno mostrato che la troppa assunzione di zucchero ha un impatto negativo sulla salute. In conclusione il «killer» di cui si parla nello studio e nei media non è il succo di frutta ma l’alto contenuto di zucchero che contengono. Il consiglio per un adulto è di non bere 200 ml di succo di frutta al giorno. 

La statistica: Nel corso del 2018 ogni italiano ha bevuto mediamente 7 litri di succo di frutta. Nella nostra Nazione, sono stati consumati 410 milioni di litri di succhi. Esistono 142 referenze per punto vendita che salgono a oltre 218 negli ipermercati. Nel banco frigo, l’offerta media di succhi si aggira intorno a 17 referenze, 25 negli ipermercati, per punto vendita.

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