Nessun preludio per la 18^ Giarre – Montesalice – Milo

Nessun preludio per la 18^ Giarre – Montesalice – Milo, la gara organizzata dall’Automobile Club Acireale valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna e per il Campionato Siciliano Salita auto moderne e storiche, di cui è 4^ prova. Solo una salita di ricognizione per i 177 concorrenti ammessi al via, dietro le vettura della Direzione gara. La decisione è stata necessaria per via delle difficili condizioni meteo che hanno ridotto anche la visibilità. Per cui dopo il passaggio sui 6,4 Km di tracciato, adesso saranno piloti e team ad azzardare le strategie per regolare al meglio le vetture in vista della doppia sfida. Già nella giornata dedicata alle prove un folto ma composto pubblico si è riversato lungo il percorso, oltre in zona start e traguardo, per ammirare le evoluzioni dei pretendenti al successo di ogni gruppo e classe in un contesto con ben 4 Campioni Italiani al via: Domenico Scola su Osella FA 30, Tricolore di Gruppo E2SS e Vice Campione Assoluto; Salvatore D’Amico su Renault New Clio, Campione Italiano Gruppo A 2015, Vice 2016 e vincitore della Coppa di classe 2000; Giuseppe (Jò) Spoto su Radical, Campione Italiano Slalom 2009; Giacomo Beninati su Renault Clio; Campione Italiano Slalom 2009. Oltre a Domenico Cubeda su Osella PA 2000, Vincitore della Coppa di classe 2000 E2SC e Campione Siciliano in carica.

Sarà impossibile ogni pronostico, visto che anche i top driver presenti hanno dichiarato che sono cambiati i riferimenti precedenti per via di alcuni tratti del percorso che hanno cambiato le caratteristiche, come il tratto dove è stato steso il nuovo manto d’asfalto.

Hanno detto: Domenico Cubeda: “Sembra strano ma sono cambiati i riferimenti per via del nuovo manto stradale e provare con la macchina da gara sarebbe stato certamente utile per capire le risposte e le contromisure da adottare, saremo costretti a farlo direttamente nelle fasi decisive della gara”.

Domenico Scola: “E’ la prima volta per me su questo tracciato con la FA 30, per cui non ho dei riferimenti precisi e la mancanza delle prove sarà di certo una incognita in più, ma proveremo ad attaccare”.

Orazio Maccarrone: “Conosco il tracciato, ma provare con la macchina in assetto gara un’altra cosa. Concordo appieno con la decisone della Direzione gara, dalla sicurezza non si può prescindere e poi le incognite saranno per tutti”.

Giovanni Cassibba: “La nebbia è tra i peggiori nemici delle competizioni, mette in campo troppe incognite che è meglio evitare”.

Ciro Barbaccia: “Non si può prescindere dalla sicurezza, per cui sono pienamente d’accordo con le decisioni prese. Domani cercheremo di usare tutti i riferimenti in nostro possesso”.

Giacomo Benenati: “La difficoltà maggiore in questi casi è la nebbia, non tanto il fondo umido o bagnato”.

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