Apertura del Giubileo nella Cattedrale di Cefalù

Domenica 29 anche nella Diocesi si aprirà il Giubileo. L’appuntamento a Cefalù è presso il luogo di speranza di “Regina Elena” alle 16.30. Poi in Cattedrale al Solenne Liturgia presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Marciante, Vescovo di Cefalù.

L’apertura del Giubileo nelle Diocesi: un momento di speranza

Dopo il solenne rito dell’apertura della Porta Santa a San Pietro da parte di Papa Francesco, domenica 29 sarà il turno delle Diocesi, che inaugureranno ufficialmente il Giubileo. L’evento avrà luogo presso il simbolico “Regina Elena”, un luogo di speranza e preghiera, alle ore 16.30. Questo appuntamento rappresenta un’occasione di riflessione e comunità per milioni di fedeli.

Cos’è il Giubileo?

Il termine “Giubileo” affonda le sue radici nella tradizione ebraica, derivando probabilmente dallo yobel, il corno di montone il cui suono annunciava il Giorno dell’Espiazione, noto come Yom Kippur. Sebbene questa ricorrenza si celebri ogni anno, assume una valenza speciale durante l’anno giubilare. Le origini di questa tradizione si trovano nella Bibbia, dove il Giubileo era previsto ogni 50 anni come un momento di rigenerazione spirituale, sociale ed ecologica. Era un’occasione per ristabilire l’armonia con Dio, tra gli uomini e con la natura, attraverso azioni come la remissione dei debiti, il ritorno delle terre ai legittimi proprietari e il riposo dei terreni.

Gesù e il significato del Giubileo

Il Vangelo di Luca, citando il profeta Isaia, descrive la missione di Gesù come l’annuncio di un “anno di grazia del Signore”. Gesù, attraverso i suoi gesti e le sue parole, ha incarnato i principi del Giubileo: liberazione, guarigione e conversione. «Lo Spirito del Signore è sopra di me», recita il Vangelo (Lc 4,18-19), presentando il Giubileo come un tempo di grazia e rinnovamento spirituale.

Il Giubileo nella storia della Chiesa

Il primo Giubileo cristiano venne proclamato nel 1300 da Papa Bonifacio VIII, segnando l’inizio della tradizione dell’“Anno Santo”. Inizialmente celebrato ogni 100 anni, la sua frequenza fu ridotta prima a 50 anni da Clemente VI nel 1343, e successivamente a 25 anni da Paolo II nel 1470. A queste celebrazioni ordinarie si sono aggiunti anche Giubilei straordinari, come quello indetto da Pio XI nel 1933 per commemorare la Redenzione, o l’Anno della Misericordia voluto da Papa Francesco nel 2015.

Simboli e significati dell’Anno Santo

Nel corso dei secoli, il modo di celebrare il Giubileo si è evoluto. In origine, l’elemento centrale era il pellegrinaggio alle Basiliche di San Pietro e San Paolo a Roma. Con il tempo si è aggiunto un ulteriore simbolo, quello della Porta Santa, aperta come segno visibile di accoglienza e perdono. Partecipare al Giubileo consente di vivere l’esperienza dell’indulgenza plenaria, un dono che richiama i fedeli a riconciliarsi con Dio e con il prossimo.

Il Giubileo non è solo un evento liturgico, ma una profonda chiamata a rinnovare la propria vita e le relazioni con gli altri, seguendo l’esempio di Gesù.

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