Al Cefalù film festival uno spazio per i 50 anni di «A ciascuno il suo»

Nel programma d’iniziative della seconda edizione del Cefalù film festival «Pino Scicolone» uno spazio sarà dedicato ai 50 anni dall’uscita nelle sale di «A ciasuno il suo» di Elio Petri. Un film girato a Cefalù che ancora oggi mostra angoli belli e sconosciuti della cittadina normanna. Ha visto la luce nel 1967 ed è ispirato all’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. Presentato al 20º Festival di Cannes, il film ha conquistato il premio per la migliore sceneggiatura ed è stato protagonista ai Nastri d’argento 1968, con quattro premi vinti: regista del miglior film, migliore sceneggiatura, miglior attore protagonista (Gian Maria Volonté) e miglior attore non protagonista (Gabriele Ferzetti). Alla sua uscita nelle sale cinematografiche il film fu bloccato e subì un ritardo nella programmazione per l’immediato sequestro del suo manifesto. Petri, indignato, commentò ai giornalisti l’accaduto con queste parole: «Una scena normalissima, i due giovani sdraiati su un prato, lui le tiene un braccio sotto la nuca e tenta di baciarla e lei, vestitissima, si sottrae; nel movimento, si vedono un pochino le gambe. Tutto qui. Eppure sono stati rapidi come razzi in questa nostra Italia dove per far qualsiasi cosa ci vogliono secoli. È perlomeno sospetto».

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