Sulla vicenda della stazione di Lascari abbattuta per fare posto al raddoppio ferroviario interviene il sottosegretario Davide Faraone. «Si poteva raddoppiare la ferrovia senza cancellare questo pezzo di memoria. Memoria, sì, perché la stazione Giancaldo è stata la stazione dove Peppuccio Tornatore in “Nuovo Cinema Paradiso”, premio Oscar nel 1990 come miglior film straniero, ha girato la scena dell’addio di Totò che lascia la Sicilia per andare a Roma». E’ quanto afferma Faraone sul suo profilo facebook. «Quello della stazione Giancaldo è l’esempio più eclatante di una politica che non guarda al futuro. In Sicilia ci sono poco più di 70 stazioni ferroviarie in disuso e circa 240 case cantoniere e caselli. Una ricchezza per la Sicilia se si pensasse a un riuso intelligente di questo patrimonio per un rilancio del tessuto economico dell’isola». Faraone continua dicendo: «È così difficile immaginare una Regione che invece di bruciare 300 milioni per dare lavoro ai disoccupati solo per qualche mese, punti a cofinanziare le piccole imprese di giovani che si impegnano a riutilizzare gli immobili ferroviari per scopi sociali, turistici e culturali facendoli diventare, per esempio, ostelli di nuova generazione con postazioni polienergetiche, aziende enogastronomiche, ristoranti e presidi slow food in funzione delle eccellenze dei territori di pertinenza, attività culturali, ecomusei? Io credo che immaginare questa Sicilia non sia da folli. È l’unica possibilità che abbiamo per evitare che quei denti d’acciaio della ruspa demoliscano anche la speranza verso il futuro».