Il segretario del Circolo PD di Cefalù risponde al consigliere comunale Valeria Piazza.
Riteniamo che l’architetto Valeria Piazza, nell’interpretare il risultato elettorale, dovrebbe innanzitutto chiedersi se i 316 voti raccolti a Cefalù (cui si aggiungono poco più di 150 voti nell’intera provincia di Palermo) rappresentino un obiettivo soddisfacente per un consigliere diretta espressione di un Gruppo che alle recenti elezioni comunali ha ottenuto, in Città, oltre 3.300 voti. Dovrebbe interrogarsi sul perché, quale candidato “locale”, non ha raggiunto nemmeno il 10 per cento dei consensi che appena quattro mesi fa si sono riversati sulla lista Terzo Millennio, tenuto conto, anche, che in questa competizione elettorale le forze del centro destra hanno avuto quell’exploit di voti che ha determinato l’elezione del Presidente Musumeci e di 36 parlamentari regionali.
Il PD, è noto, ha perso le elezioni regionali, per il generale malcontento causato dal Governo Crocetta. Non abbiamo di certo remore nel riconoscerlo. Il risultato ottenuto a Cefalù, di certo insoddisfacente, è tuttavia di poco superiore a quello che la Lista ha avuto nell’intera provincia di Palermo. Non cerchiamo alibi ma non accettiamo giudizi sommari.
Non vi è connessione alcuna tra il voto regionale e le vicende amministrative locali ed è assolutamente fuori luogo e politicamente scorretto, da parte della consigliera Piazza, il tentativo di speculare su vicende giudiziarie ancora ferme allo stato delle indagini preliminari, non potendosi comprendere secondo quale principio di democrazia e libertà l’esponente di Forza Italia ritenga di poter ipotizzare, in ragione di ciò, la necessità di un ritorno alle urne.
Con buona pace del Consigliere Valeria Piazza, continueremo a svolgere la nostra azione politica e ad amministrare questa Città, onorando il mandato ricevuto dai Cittadini cefaludesi, dai quali siamo stati abbondantemente giudicati e premiati con l’ampio consenso ricevuto nelle recentissime elezioni amministrative.