Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dall’Arcom su quanto accade a Cefalù, sui problemi evidenziati dalle associazioni di categoria e sulle mancate risposte a certe problematiche.
L’Arcom, insieme ad altre categorie operatrici nel settore del turismo ha partecipato sin dal mese di dicembre a dei tavoli di concertazione, denominati “Tavolo dell’imprenditoria”, con l’amministrazione comunale. In tutti questi mesi si è cercato di affrontare le diverse annose problematiche che le associazioni di categoria hanno evidenziato (gli orari della ZTL, la raccolta dei rifiuti, le manifestazioni quindi il programma d’intrattenimento estivo). Purtroppo ad oggi, tra risposte incomplete e rinvii vari, non sono state esperite delle soluzioni certe a quei problemi.
In un ultimo incontro tenutosi presso la Casa Comunale lo scorso 25 Giugno l’amministrazione non è stata in grado di presentare un calendario eventi per la stagione 2018 (oltre ai famosi festival da tempo pianificati, aspramente criticati e per nulla spostati di data o luogo, come richiesto dalle associazioni, dato che sono stati pensati in periodi in cui la città già di suo è interessata da un importante afflusso turistico). Alla richiesta di programmare, seppur in emergenza, qualsivoglia attività per far rivivere il centro storico è stato risposto, con un caldo invito alle categorie, a collaborare in prima linea (economicamente e propositivamente) per la creazione di eventi per la città e per il centro storico. “Aiutati che Dio ti aiuta” direbbero i saggi, attestato che quest’amministrazione ha dimenticato il suo centro storico, il suo cuore pulsante, concentrando tutte le sue poche energie in altri luoghi…
Nonostante quindi l’assenza di un programma estivo e nonostante l’associazione dei commercianti non sia una proloco, non sia una cooperativa, non sia una ditta che organizza eventi, l’Arcom si è comunque messa a disposizione per cercare di contribuire a far rivivere questa città cosi martoriata, usufruendo delle proprie risorse; sebbene alla richiesta di come siano stati utilizzati i danari incassati dalla tassa di soggiorno del precedente anno e di come siano state utilizzate le ingenti somme provenienti dagli oneri di urbanizzazione di un notissimo villaggio turistico, non è stata data risposta alcuna!
Purtroppo oggi, 30 Giugno (a neanche una settimana di distanza dall’ultimo incontro avuto con l’amministrazione), ancora una volta spiace constatare la netta divergenza di vedute ed intenti per elaborare un turismo, un ospitalità, una città migliore.
Infatti, in assenza di qualsiasi tipo di informazione (albo pretorio, insegne, pubblicità cartacea o telematica), in poche ore è stata nuovamente espropriata la Piazza Cristoforo Colombo alla città ed allestito un mercato a cielo aperto, utilizzando le ormai consuete casette di legno usate per birra, salsiccia e torroni ieri, ed oggettistica varia oggi, compresi addirittura degli espositori di mobili. Il tutto inteso come “manifestazione”, la cui durata va dal 29 Giugno all’8 Luglio, quindi due bei week end d’estate.
Più volte questa associazione ha chiesto all’amministrazione quale fosse la tipologia di turismo che si vuole raggiungere, balneare o storico-culturale? E’ stato risposto che il turismo e la qualità dello stesso lo fa il singolo commerciante con la sua opera. Bene, dei mobili esposti alle porte di un centro storico con l’assenso di un amministrazione comunale che tipo di qualità di scelte rappresentano? In che modalità l’assessore al turismo, il quale ha anche delega per commercio ed attività produttive valorizza, stimola ed accresce il comparto commerciale di questa città? La risposta ci pare piuttosto evidente in piazza Colombo, come ci è parsa chiara l’1 Maggio.
Ancora una volta, nuovamente, non si riescono ad intuire le dinamiche che portino a queste scelte cosi scellerate dato che:
– Per dodici giorni si toglieranno dei parcheggi che di norma sono riservati ai residenti del centro storico che già storicamente soffrono per l’assenza di aree permanenti ad essi dedicate;
– Per dodici giorni si eliminerà l’area di carico e scarico merci della piazza citata, area fondamentale per le attività commerciali;
– Per dodici giorni si creerà nuovamente un blocco per l’ingresso e l’uscita dal centro storico per tutti coloro che qui hanno deciso di trascorrere del tempo per ammirare i nostri tesori monumentali e non i nostri mobili.
Alla luce di quanto detto:
– ricordando che questa cittadina fa parte del “Circuito Arabo-Normanno” dichiarato patrimonio UNESCO e che la stessa organizzazione “impone” di attuare strumenti idonei per la tutela, fruizione e conoscibilità dei siti;
– ricordando che il nostro capoluogo vive il suo anno come Capitale della Cultura per cui verrebbe naturale pensare di attecchire a quel contesto che tanto, nei secoli precedenti, ha plasmato la nostra città donandoci i nostri tesori, le nostre tradizioni;
– ricordando che l’amministrazione appena cinque giorni fa aveva dichiarato di non avere manifestazioni in programmazione.
Sono cosi indispensabili queste manifestazioni? Qual è l’intento? Che ritorno d’immagine o economico si ricerca?
L’Arcom, nella totalità dei propri soci, non ci sta e chiede che venga posto un freno a queste pazzie, all’inconcludente programmazione estiva, alla mancanza di una visione di futuro per questo paese, al continuo nocumento verso il centro storico, verso i suoi residenti e commercianti.