Allarme «pizza al Bisfenolo» in Italia: sequestrati 25mila cartoni a rischio cancro. Vi spieghiamo di che si tratta

In Italia è allarme per la pizza al Bisfenolo. I carabinieri hanno sequestrato 25.000 cartoni per la pizza perché tossici e privi delle indicazioni di rintracciabilità. Il sequestro arriva dopo che il Codacons ha presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia per accertare i rischi per la salute umana che si nascondono proprio nei cartoni utilizzati per il trasporto della pizza. Sotto accusa è il bisfenolo, una sostanza chimica usata prevalentemente per produrre plastiche e resine, che si trasferisce dall’imballaggio all’alimento finendo per essere consumato e ingerito dagli utenti. Alcune analisi portate avanti dal Salvagente hanno accertato una concentrazione elevata di Bisfenolo nei cartoni che servono al trasporto delle pizze.

Il Binesfolo è un composto utilizzato nella produzione della plastica. E’ diventato famoso quando nei primi anni duemila si è scoperta la sua capacità di interferente endocrino. In parole povere produceva cancro al seno e alla prostata, diabete e malattie cardiache. Dopo anni di allarmi nel 2011 è stato bandito dai biberon europei. Oggi, però a leggere le analisi del Salvagente, lo ritroviamo in 2 cartoni su 3 per la pizza in concentrazione elevate, superiori a quelle consentite per i contenitori in plastica. 

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