L’italia si è aggiudicata ufficialmente il ruolo di paese ospitante del World Blood Donor Day (Giornata Mondiale donazione sangue) per il 2020. Lo ha reso noto il Ministero della Salute, il cui impegno unito a quello del Centro nazionale sangue ed a tutte le altre associazioni di donatori, ha fatto sì che ci fossero le condizioni per essere scelti dall’Organizzazione mondiale della sanità, promotrice di questo evento annuale. Il nostro paese infatti si impegnerà a curare l’intera campagna di comunicazione per conto dell’Oms e predisporrà la programmazione di una serie di eventi con scopo scientifico e celebrativo.
Ed è stato proprio il Ministro della Salute Giulia Grillo ad esprimere tutta la soddisfazione e l’orgoglio per questa assegnazione a scapito delle candidature delle altre nazioni. Si è così pronunciata: “L’Oms ha apprezzato e premiato l’efficacia e l’autorevolezza della proposta italiana, questo evento globale rappresenta un riconoscimento alla qualità del nostro sistema sangue e soprattutto alla generosità dei nostri donatori, che riescono a garantire l’autosufficienza all’Italia per gli interventi urgenti oltre che per migliaia di pazienti che dipendono quotidianamente dalle trasfusioni e dai medicinali plasmaderivati”. In Italia infatti vi sono ben 1,7 milioni di donatori, quelli periodici rappresentano il 76% del totale. I dati del 2018 parlano di oltre 3 milioni di donazioni. 50 abitanti su 1000 donano, con una media di una donazione ogni 10 secondi, che contribuiscono al bisogno di 1745 pazienti al giorno.
Nel 2019 l’edizione del World Blood Donor Day avrà luogo nel Ruanda, che ha scelto come tema “Safe Blood for all”. Vi sarà quindi al termine il passaggio di testimone al nostro Paese che potrà mettere in moto l’intero apparato dedicato al tema, un tema sempre più caro alla popolazione, che dimostra di avere un’attenzione costantemente maggiore alla solidarietà ed all’aiuto del prossimo.