Colpo di scena sulla strage di via D’Amelio: indagati due ex magistrati

Colpo di scena sulla strage di via D’Amelio dove trovarono la morte il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. A distanza di 27 anni c’è una svolta nell’inchiesta sul depistaggio delle indagini sull’attentato. La Procura di Messina ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di calunnia aggravata, due ex magistrati della procura di Caltanissetta, Annamaria Palma e Carmelo Petralia. I due si sono occupati della prima inchiesta sulla bomba del 19 luglio 1992 ed hanno raccolto le dichiarazioni del falso pentito Vincenzo Scarantino.

Nello scorso mese di febbraio la figlia di Paolo Borsellino, Fiammetta, intervenendo alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” ha denunciato in televisione i silenzi di stato sulla morte del padre. Tra i possibili motivi per i quali Paolo Borsellino è stato vittima dell’attentato, per la figlia c’è il fatto che fu tra coloro che istruirono il maxi-processo ma forse anche le sue indagini sugli appalti «questo dossier però fu archiviato il 20 luglio», ovvero subito dopo l’attentato. «Sicuramente fu un ingenuo quando disse che sapeva chi aveva ucciso il suo amico Falcone, non fu mai ascoltato dalla procura di Caltanissetta», ha aggiunto la figlia.

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