Umanesimo dell’altro Uomo. Per una cittadinanza attiva

X edizione – anno scolastico 2018/2019

Quest’anno l’atto conclusivo del progetto “Umanesimo dell’altro Uomo. Per una cittadinanza attiva” si è svolto in due momenti, diversi per modalità espressive e per il pubblico, ma entrambe coronate dalla soddisfazione per un’iniziativa che, da ormai dieci anni, ha conseguito notevoli risultati. Il 24 maggio, per concludere il lavoro di quest’anno, e il 31 maggio per festeggiare il decennale del progetto.
Venerdì 24 maggio presso la sala delle Capriate di Cefalù si è svolta la manifestazione conclusiva del decimo anno del progetto “Umanesimo dell’altro Uomo. Per una cittadinanza attiva”, incentrato sui “diritti umani” negati e trascurati, con l’associazione Amnesty International come punto di riferimento di tutto il percorso. Nella sala vi era il consueto clima di festa e di preoccupazione per presentare a tutti quanto fatto in questi mesi, dominava l’ansia dei ragazzi, che si sono preparati per proporre nell’occasione testimonianze e performance. Le relazioni sono state affidate al prof. Salvino Leone, docente alla Facoltà teologica di Sicilia, e alla avv. Chiara Di Maria, da poco presidente regionale di Amnesty. I loro interventi hanno riguardato i diritti umani. Il prof. Leone ha evidenziato come dal Settecento illuministico si sia affermata la cultura di quei diritti che appartengono all’Uomo, in quanto persona, e come essi siano diventati un modo per tutelare l’Umanità dalla intolleranza e dalla tirannide. Mentre l’avv. Di Maria, traendo spunto dalle grandi battaglie fatte da Amnesty per tutelare la libertà, ci ha presentato come i diritti stessi seguano l’evolversi della civiltà e diventino sempre più una protezione per l’umanità. Gli studenti hanno raccontato il Progetto dal loro punto di vista, ossia quello della raccolta solidale fatta presso la cittadinanza o fra di loro, dando in cambio di un’offerta biscotti e dolciumi che avevano preparato. Essi hanno presentato le foto e le testimonianze del viaggio d’istruzione a Roma in visita al Pontefice e al Senato della Repubblica. Qualcun altro ha voluto parlare della visita al Palazzo Abatellis e al Palazzo Steri a Palermo, in triste ricognizione dei danni della Controriforma. Gli stessi studenti, con il loro brio e le loro speranze, hanno anche cantato brani, ormai celebri della Mannoia e dei Beatles; hanno recitato e si sono specchiati e compiaciuti in un progetto creato per loro e di cui si sono pienamente impossessati fino a farlo diventare proprio e perciò azione di crescita e di formazione integrale.
Venerdì 31 maggio, sempre alla sala delle Capriate, si è festeggiato il decennale del progetto, alla presenza delle tante associazioni con cui in questi anni abbiamo collaborato. Il punto centrale di riferimento è stata una pubblicazione in un incontro in cui, dopo i saluti istituzionali a nome del Dirigente Scolastico, rivolti dalla prof.ssa Randone e gli interventi dei docenti coinvolti, Arrigo, D’Arrigo, Re e Spinosa ha avuto luogo la pregevole introduzione del prof. Venturella. Il volume ripercorre, anno per anno, le attività svolte: con le testimonianze delle associazioni coinvolte e degli studenti. ‘Io grazie a te’, con questo titolo, la pubblicazione ha voluto rispecchiare la natura del volontariato autentico: quello che dona, sapendo di ricevere un dono ancora più grande. In questo clima, l’ascolto degli interventi dei rappresentanti delle associazioni presenti ha fatto rivivere la strada percorsa, e il senso dell’opera di una scuola che ha saputo interpellare e coinvolgere forze vive del volontariato sociale.
Alla fine, con la semplicità che ha caratterizzato questi dieci anni, abbiamo condiviso la torta di questo compleanno e brindato: alla possibilità di impegnarsi ancora e sempre per dare il proprio contributo alle tante emergenze in cui viviamo. C’è ancora tanto da fare!

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