Il dolore cervicale (o cervicalgia) si manifesta con un dolore localizzato in corrispondenza del collo che spesso si irradia verso braccia e spalle. E’ causato da colpi di freddo, posture sbagliate ed eccessivo stress.
La terapia del sale per la cervicale
Un rimedio naturale per alleviare il dolore della cervicale è quello del sale. Anticamente si usava non solo il sale, ma i semi di lino, che riscaldati venivano messi dentro un panno di lana spesso, e poggiati sulla cervicale. E’ un rimedio molto antico ed ha l’obiettivo di ridurre l’edema e la contrattura. Attenzione a non ustionarsi. E’ bene non mettere l’impacco di sale grosso troppo caldo. Nell’immediato è probabile che si avvertirà un miglioramento del sintomi. Questo per la vasodilatazione locale. Una volta finito l’effetto, però, se la causa non era la contrattura muscolare, è probabile che la nuova vasocostrizione potrebbe peggiorare il sintomo. Il consiglio è di non ripetere la pratica ove non ci dovesse essere un aiuto immediato.
Il sale caldo alleato contro diversi tipi di dolore
Il ‘sale caldo’ è un ottimo alleato contro diversi tipi di dolore, in particolare per combattere quello alla cervicale. Diversi dolori o malanni causati dall’assorbimento da parte del nostro corpo di umidità si possono combattere con il sale. Il sale caldo è stato utilizzato fin dall’antichità per alleviare reumatismi, sinusiti, dolori cervicali, torcicollo, sciatalgie, dolori mestruali, raffreddori, mal di denti, e addirittura mal d’orecchi, catarro e bronchiti. Occorre per questo scegliere un sale maggiormente ricco di minerali. In questo modo l’umidità in eccesso nel nostro corpo verrà assorbita dall’impacco che andremo a realizzare a base di sale caldo.
Come fare un impacco di sale caldo
Ingredienti: 1 kg di sale grosso possibilmente sale marino ed una federa di un cuscino preferibilmente di flanella, lino o cotone. procedimento: in una padella, rigorosamente antiaderente fate riscaldare il sale, sino a che non inizierà a “scoppiettare”. Versate il sale ben riscaldato all’interno di una federa, e appoggiatela li dove avvertite dolore. Posizionatevi comodamente e attendete che il calore secco del sale faccia effetto. Durerà all’incirca 20 minuti. Potrete utilizzare il sale riscaldato per un massimo di 4 impieghi, poi dovrà essere cestinato in quanto non sarà idoneo neanche per condire gli alimenti. Se ne traete beneficio potete ripetere il trattamento ogni giorno. Attenzione a non scottarvi e se non trovare subito giovamento abbandonate l’idea. Il sale caldo è sconsigliato in caso di affezione reumatica infiammatoria acuta e gotta in fase acuta.
La terapia del sale nella storia
Le proprietà terapeutiche del sale inalato e a contatto con la pelle sono note fin dall’antichità. E’ nota la presenza di centri termali e balneari già dall’epoca degli antichi romani. La haloterapia, derivante dal greco alas, ovvero terapia del sale, è l’assorbimento di particelle saline attraverso l’esposizione a microclimi quali spiagge, grotte salmastre e miniere di sale. I popoli che storicamente hanno vissuto intorno al Mr Mediterraneo hanno lasciato innumerevoli segni della presenza di stazioni balneari nate a scopo terapeutico.Ci sono registrazioni di un miglioramento della respirazione dei minatori in epoca romana e medievale. L’uso moderno di questa terapia iniziò in Germania, quando il dottor Karl Hermann Spannagel notò il miglioramento della salute dei suoi pazienti dopo che si erano nascosti nella grotta carsica Kluterthöhle per sfuggire ai pesanti bombardamenti. Oggi si può ricorrere alle sedute nelle grotte di sale che equivalgono a tre giorni di aria di mare. Gli halogeneratori o micronizzati di sale sono macchine altamente sviluppate che schiacciano il salgemma in particelle di dimensioni micrometriche a secco, ionizzano le particelle e le rilasciano in aria.