I mirtilli fanno bene o male all’Alzheimer? La risposta della scienza

I mirtilli fanno bene o male all’Alzheimer? Una ricerca presentata da Robert Krikorian dell’Università di Cincinnati in occasione del 251° meeting dell’American Chemical Society sostiene che l’assunzione giornaliera di polvere di mirtillo aiuta a proteggere dall’Alzheimer le persone già colpite da un lieve declino cognitivo. Gli effetti del mirtillo sono tanto maggiori, quanto più gravi sono i sintomi del disturbo. Da tempo il mirtillo Il mirtillo, è considerato un “superfrutto”. Questo perché possiede un elevato contenuto di sostanze chimiche antiossidanti. Oltre ad avere, infatti, un alto contenuto di vitamina C contiene anche altri numerosi composti chimici biologicamente attivi come acido folico, antocianine, lavonoli e tannini. Tutti potenti sostanze antiossidanti di natura fenolica. Proprio questi composti chimici fanno del mirtillo un frutto dalle tante proprietà benefiche per la salute dell’organismo umano. Le prove scientifiche dimostrano che il consumo di mirtilli è efficace nel migliorare o ritardare la perdita di memoria a breve termine. Uno studio inglese dimostra che basta qualche goccia di concentrato di mirtillo per prevenire la demenza negli anziani e ripristinare le funzioni cognitive.

Come mangiare i mirtilli? Quelli buoni hanno un colore intenso e uniforme su tutta la bacca. Prima di mangiarli bisogna lavarli. Per questo metterli in un colino e procedere con il togliere foglie e rametti eventualmente presenti. Poi li piazziamo sotto il lavandino e apriamo un sottile getto d’acqua con il quale andiamo a sciacquare i nostri mirtilli. Sono un frutto molto delicato. Dopo averli sciacquati per bene diamo uno sguardo all’eventuale presenza di foglie residue o insetti. Togliamo i mirtilli dal colino. Asciughiamoli con un foglio di carta assorbente o un panno pulito. Attenzione quando compiamo questa operazione: i mirtilli sono molto delicati e una pressione eccessiva potrebbe schiacciarli. Lavati e asciugati i mirtilli sono pronti per essere mangiati freschi o utilizzati in una delle tante ricette che li prevedono. In frigorifero si conservano per qualche giorno.

Quali sono i benefici alla salute dei mirtilli? Il mirtillo nero è un concentrato di antocianine, pigmenti che conferiscono ai mirtilli il denso colore blu. Quanto sono più scuri, maggiore è il contenuto di antocianine. Queste molecole fanno dei mirtilli un frutto che neutralizza i danni provocati dai radicali liberi: sviluppo di cancro, malattie cardiovascolari ed altre malattie dell’invecchiamento. Le antocianine, inoltre, rafforzano la vista in quanto rigenerano il tessuto della retina dell’occhio. Sempre le antocianine esercitano un’azione benefica sul sistema circolatorio. Rinforzano e migliorano l’elasticità delle pareti dei vasi sanguigni e proteggono i capillari. I mirtilli sono quindi utili a chi soffre di varici, emorroidi, gambe gonfie, cellulite e ritenzione di liquidi. Il mirtillo nero previene e cura il diabete e l’ipertensione. I tannini contenuti nel mirtillo nero hanno un’azione astringente. Per questo è utile in caso di diarrea. Questo frutto combatte batteri e virus ed aiuta a prevenire, od alleviare, le infezioni del tratto urinario come le cistiti. I mirtilli svolgono un’azione antibatterica sul cavo orale, prevenendo la carie e le infiammazioni alla faringe ed alla laringe. Accelerano anche la guarigione di ferite e piccoli tagli. Le pectine, fibre con azione prebiotica, riequilibrano la microflora intestinale e regolano il transito intestinale. Il mirtillo possiede un indice glicemico abbastanza basso, per cui può essere adatto per le diete ipocaloriche. Il succo o la polpa di questo frutto, applicati all’esterno, svolgono un’azione disinfiammante della pelle e delle mucose. Gli antiossidanti contenuti nel mirtillo contrastano anche lo stress da esercizio fisico. I mirtilli sono utili a chi pratica sport.

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