Pasta con acciuga e pomodoro fa bene al diabete? La risposta degli esperti

Pasta con acciuga e pomodoro fa bene al diabete? E’ un primo piatto consigliato dal sito www.diabete.net Un piatto che richieste i seguenti ingredienti per due persone. 160 grammi di trenette, 4 cucchiaino di olio, 20 grammi di filetti di acciuga dissalati e pestati nel mortaio, 1 spicchio di aglio schiacciato, 250 grammi di polpa di pomodoro tritata o passata allo staccio, un pezzetto di peperoncino, 1 cucchiaino da caffè di prezzemolo tritato e sale. Cuocere le trenette in acqua bollente, abbondante e salata. Sgocciolarle al dente, metterle in un piatto concavo e riscaldato. Si deve aver pronta nel medesimo tempo la salsa così preparata: fare imbiondire in un piccolo tegame con l’olio, l’aglio e il peperoncino, aggiungere il pesto d’acciuga e, quasi contemporaneamente, il pomodoro e condire con pochissimo sale. Ritirare la salsa dal fuoco dopo 8 minuti di cottura dall’ebollizione e versarla sulla pasta. A questo punto aggiungere il prezzemolo e portare a tavola. Mescolare e fare le porzioni in due fondine riscaldate. Il contenuto di una porzione contiene: 421,63 calorie, 11,76 grammi di proteine, 11,67 grammi di lipidi.

Quali sono i benefici delle acciughe? E’ un alimento ricco e dalle ottime caratteristiche nutrizionali. Le proteine sono abbondanti e di ottima qualità. Il contenuto di minerali è molto elevato per quanto riguarda selenio e calcio. Il selenio è un elemento molto importante per la funzione tiroidea, per l’attività di sistemi enzimatici che proteggono dall’eccesso di radicali liberi e per una probabile attività di protezione nei confronti di malattie cardiovascolari. Il calcio, invece, è essenziale per la salute di ossa e denti. Numerosi studi sembrano indicare un ruolo molto importante delle acciughe nella prevenzione dell’osteoporosi, dell’ipertensione e di alcuni tipo di cancro, particolarmente quelli del colon e del seno. Molto interessante è l’apporto che le acciughe danno dei preziosi acidi grassi omega-3 che riducono il colesterolo cattivo e aumentano quello buono.

I pomodori fanno bene al diabete? I pomodori contengono mediamente 18 calorie per 100 grammi e circa 3,9 grammi di carboidrati. Possono essere assunti dai diabetici in dosi moderate, lontano dai pasti principali e dopo parere positivo del medico. Il licopene contenuto dai pomodori ha effetti benefici nel contrastare lo stress ossidativo e il rischio cardiovascolare che risulta aumentato nella persona con diabete di tipo 2 e sovrappeso/obesità. I pomodori normalizzano i livelli di glucosio nel sangue. Possiedono, infatti, un ridotto contenuto di zuccheri e, una volta entrati nel circolo sanguigno, hanno un rapido effetto alcalinizzante. Per ottenere questo effetto riequilibrante i pomodori vanno consumati freschi, con un filo d’olio, o appena scottati, sotto forma di sugo. I pomodori regalano un sacco di benefici. Vanno mangiati, però, correttamente. Un consumo eccessivo può causare un accumulo di acido ossalico, quindi un maggior rischio di calcoli e un minor assorbimento del calcio. Mangiare in insalata pomodori verdi non è corretto. Questi contengono, infatti, piccole quantità di un alcaloide lievemente tossico di cui si può fare a meno benissimo. Hanno, inoltre, meno vitamina C, betacarotene e licopene. Numerosi studi dicono che avere un bel po’ di licopene nel sangue riduce del 25-30% il rischio di tumori alla prostata. resta molecola previene l’invecchiamento precoce e aiuta a controllare pressione e colesterolo. ‘aggiunta di olio extravergine migliora ulteriormente l’assorbimento di questo antiossidante, ma anche del betacarotene, un’altra sostanza che si assimila meglio con la cottura. Il consiglio è di mangiare pomodori ripieni arrosto e pomodorini caramellati.

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