Il riso con il pomodoro fa bene o male al diabete? La risposta della medicina

Il riso con il pomodoro fa bene o male al diabete? Pomodoro e riso possono diventare due alimenti importanti per chi ha il diabete. Ecco una ricetta pubblicata dal sito www.diabete.net. Per due persone occorrono 80 grammi di riso ben nettato, due cucchiaini di olio, 340 grammi di polpa di pomodoro tritata, 150 grammi di zucchine, 100 grammi di carote, 300 grammi di spinaci, 40 grammi di fagioli lessati, parmigiano grattugiato e due cucchiaini di brodo, cipolla tritata, sale e pepe. Far imbiondire la cipolla in una casseruola con l’olio. Aggiungere tutte le verdure tagliuzzate, far insaporire il tutto. Versare qualche cucchiaiata di brodo. Cuocere moderatamente per una decina di minuti. Aggiungere il pomodoro tritato e i fagioli e condire con sale e pepe. Dopo un quarto d’ora di cottura moderata gettarvi il riso. Mescolare e bagnare con un poco di brodo man mano che il riso si asciuga. Cotto al dente, condire con il parmigiano grattugiato e servire. Una porzione contiene 351 calorie, 49 grammi di glucidi, 12 grammi di proteine e 11.13 grammi di lipidi. Chiedere un consiglio al proprio medico.

Il diabetico deve rinunciare al riso? Per chi è affetto da diabete è sempre preferibile scegliere le varietà integrali o associare molte verdure o altri alimenti (proteine, grassi) che aumentino le fibre. Nelle diverse varietà di riso disponibile sul mercato la variabilità dell’indice glicemico è molto ampia. Si va da un valore pari a circa 54 a 132. Questo indice è ulteriormente influenzato dagli ingredienti associati al riso e dal metodo di cottura. E’ più elevato nella bollitura. In ogni caso la consulenza con un nutrizionista può sicuramente essere di supporto per impostare un’alimentazione bilanciata e completa che aiuti a mantenere sotto controllo la glicemia ed eviti l’aumento ponderale. Riso bianco, pasta e pane di farina bianca, hanno un alto indice glicemico. Attenzione anche alla pizza. Meglio se preparata con impasto integrale.

I pomodori fanno bene al diabete? Il licopene presente nei pomodori ha effetti benefici nel contrastare lo stress ossidativi e il rischio cardiovascolare che risulta aumentato nella persona con diabete di tipo 2. Il pomodoro contiene mediamente 18 calorie per 100 grammi e circa 3,9 grammi di carboidrati. Il pomodoro può essere assunto dal paziente diabetico, in dosi moderate, lontano dai pasti principali e dopo parere positivo del medico. In caso di dubbio, il paziente diabetico può, sotto controllo medico, monitorare la propria risposta glicemica all’assunzione di certi alimenti, annotando i valori su un taccuino e raffrontando le relative glicemie. I pomodori normalizzano i livelli di glucosio nel sangue. Possiedono, infatti, un ridotto contenuto di zuccheri e, una volta entrati nel circolo sanguigno, hanno un rapido effetto alcalinizzante. Per ottenere questo effetto riequilibrante i pomodori vanno consumati freschi, con un filo d’olio, o appena scottati, sotto forma di sugo. I pomodori regalano un sacco di benefici. Vanno mangiati, però, correttamente. Un consumo eccessivo può causare un accumulo di acido ossalico, quindi un maggior rischio di calcoli e un minor assorbimento del calcio. Mangiare in insalata pomodori verdi non è corretto. Questi contengono, infatti, piccole quantità di un alcaloide lievemente tossico di cui si può fare a meno benissimo. Numerosi studi dicono che avere un bel po’ di licopene nel sangue riduce del 25-30% il rischio di tumori alla prostata. Questa molecola previene l’invecchiamento precoce e aiuta a controllare pressione e colesterolo. L’aggiunta di olio extravergine migliora ulteriormente l’assorbimento di questo antiossidante.

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