Cefalù, uomo ucciso dal cinghiale: la Regione condannata a risarcire gli eredi

Il Tribunale di Palermo, in persona del Giudice Monocratico, Dr.ssa Monica Montante, ha accolto le domande proposte dagli eredi del sig. Rinaudo Salvatore, rimasto ucciso, come è ben noto, a seguito dell’aggressione di un cinghiale la mattina dell’8 agosto 2015, e con propria sentenza ha condannato l’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Siciliana, al risarcimento dei danni subiti per complessivi €. 371.411,73, oltre accessori e spese legali.

Gli eredi del sig. Rinaudo Salvatore sono la moglie, Rinaudo Rosa, anch’ella rimasta ferita, ed i figli, Antonino e Maria Concetta. A difenderli in giudizio sono stati gli Avvocati Maurizio Di Chiara, Giuseppe Muffoletto e Sonia Lecca. 

Salvatore Rinaudo è stato ucciso da un cinghiale selvatico che vagava liberamente nel fondo di sua proprietà (ubicato a Cefalù, C.da Baronessa), mentre la moglie, Rinaudo Rosa, attirata dalle urla del coniuge ed accorsa in suo aiuto, era stata, a sua volta, assalita e ferita dallo stesso animale selvatico. 

Nella sua sentenza il giudice così scrive: «sussistono i presupposti per affermare la responsabilità, in ordine al decesso di Rinaudo Salvatore, in capo all’Assessorato, non essendo stata fornita prova dell’adozione delle misure idonee per la salvaguardia della incolumità delle persone, nella specie rappresentate dall’adozione ed attuazione di piani mirati di cattura dei suidi». 

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