Mangiare i chicchi di caffè fa male? Risponde la medicina

Mangiare i chicchi di caffè fa male? No a patto che non se ne mangino troppi. Gli studi condotti sul caffè hanno esaminato i benefici della bevanda. Pochi si sono interessati agli effetti del consumo di questo prodotto sotto forma di chicchi. I chicchi di caffè sono ricchi di antiossidanti. Il più abbondante è l’acido clorogenico. Questo acido può ridurre il rischio di diabete e combattere l’infiammazione. Altri studi suggeriscono che potrebbe avere anche proprietà anti-cancro. La quantità di acido clorogenico presente nei chicchi di caffè varia a seconda del tipo di chicco e dei metodi di tostatura. La torrefazione può infatti causare una perdita del 50-95% di acido clorogenico.

Cosa succede quando si mangiano troppi chicchi di caffè? Alcune sostanze presenti nei chicchi di caffè possono dare problemi allo stomaco. In particolare i catecoli presenti nei chicchi di caffè aumentano l’acidità di stomaco. E così si possono avere bruciori di stomaco con una condizione spiacevole in cui gli acidi nello stomaco tendono a risalire verso l’esofago. Può anche causare gonfiore, nausea e altri disturbi. Le persone con problemi intestinali, come le malattie infiammatorie intestinali o la sindrome dell’intestino irritabile, dovrebbero consumare i chicchi di caffè con cautela. Se si è sensibili alla caffeina, o si è piuttosto ansiosi o si è incinta, poi dovrebbe limitare o evitare di mangiare i chicchi di caffè.

Quanti chicchi di caffè si possono mangiare al giorno? Non è facile rispondere. Al momento non sono disponibili dati sufficienti per determinare quanti chicchi di caffè si possono mangiare nell’arco elle 24 ore. La quantità di caffeina contenuta nei chicchi di caffè varia in base alle loro dimensioni, alla durata della tostatura e alla qualità del caffè. Ecco perché i chicchi di caffè vanno mangiati con moderazione. Ognuno dovrebbe trovare la quantità di chicchi di caffè più adatta a sé, anche in base alla varietà del caffè che si preferisce e alla sua tostatura o meno, come nel caso del caffè verde. Attenzione perché le varietà ricoperte di cioccolato possono anche contenere calorie, zucchero e grassi in eccesso.

Quali sono i benefici del caffè? Chi beve caffè abitualmente sviluppa una maggiore protezione nei confronti di patologie come il morbo di Parkinson e il declino cerebrale. Il consumo di caffè, contenente caffeina, è stato sempre associato a un minor rischio di mortalità per malattie cardiovascolari, coronariche e ictus. Uno studio inglese riferisce che il consumo di caffè riduce il rischio di mortalità nei pazienti che hanno avuto un infarto del miocardio. Da altri studi è emerso che chi beve caffè ha l’80 % di probabilità in meno di sviluppare la cirrosi epatica. Gli studi dimostrano che chi beve regolarmente caffè riduce il rischi di sviluppare il diabete dal 23 al 50%.

Come preparare un buon caffè? Per preparare un buon caffè non occorre fare alcuni errori. Anzitutto non va usata acqua calcarea per fare il caffè. La regola prevede che si usi la stessa acqua che beviamo: acqua minerale, oppure acqua del rubinetto filtrata. L’acqua calcarea, infatti, a lungo andare danneggia la moka. Non pressare mai la polvere di caffè nel filtro e fare molta attenzione a non mescolare il caffè nella tazzina. Il caffè, infine, non va mai messo nel frigorifero. Ha bisogno di un luogo fresco per la sua conservazione, ma è fondamentale che sia asciutto. L’umidità del frigo provoca la perdita di tutti gli aromi tipici della tostatura del caffè.

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